La primavera di San Martino - 9788866170556

La primavera di San Martino: Il romanzo è ambientato a Cuneo, fra il 1854 e il 1859, dove vivono i giovani protagonisti prima di essere chiamati a combattere nella battaglia di San Martino: una battaglia sanguinosissima, nella quale ebbe un ruolo determinante la Brigata Cuneo, formata oltre che da cuneesi, da emigrati di ogni parte d'Italia, e a cui parteciparono, ignorate dalle cronache ufficiali, molte donne nei ruoli di infermiere e di vivandiere. Gli anni che precedettero la Seconda guerra di indipendenza, anni che cambiarono il volto del Regno Sardo e della città di Cuneo, sono visti attraverso gli occhi dei protagonisti. Fu un'epoca di grandi trasformazioni, un'autentica primavera, che aprì il nostro Paese al progresso economico e allo sviluppo sociale: dal treno e dall'illuminazione a gas, alla costituzione delle prime casse di risparmio. Il romanzo, che si conclude con la battaglia di San Martino, vuole anche essere un rispettoso omaggio alla povera gente, dimenticata dalla retorica ufficiale e quasi sempre inconsapevole degli ideali ispiratori dell'unificazione italiana, cui diede un fondamentale contributo di sangue.
The novel is set in Cuneo, between 1854 and 1859, where the young protagonists before being called to fight in the battle of San Martino: a very bloody battle, in which he played a decisive role in the Brigade, which was formed by Wedge cuneesi, from emigrants from all over Italy, and attended by, ignored by official Chronicles, many women in the roles of nurse and vivandiere. The years preceding the war, years that changed the face of the Kingdom of Sardinia, and the city of Cuneo, are seen through the eyes of the protagonists. It was a time of great transformation, a true spring, which opened our country to economic progress and social development: the train and the gas lighting, the formation of the first savings banks. The novel, culminating in the battle of San Martino, also wants to be a respectful homage to the poor, forgotten by official rhetoric and almost always unaware guiding ideals of Italian unification, which gave a fundamental contribution to blood.