L'Anticristo - 9788899997489

L'Anticristo: L'Anticristo imperversa ovunque sulla terra assumendo diverse sembianze. Attraverso queste figure allegoriche Joseph Roth stana la presenza del male nella società contemporanea. Un male che si annida tra le pieghe della superstizione, del capitalismo, del comunismo, dell'ignoranza, dell'antisemitismo e perfino della scienza. Protagonista di quest'opera - tra romanzo e saggio filosofico - è il reporter J.R., che lavora per il "Signore delle mille lingue", ambiguo magnate proprietario di tutti i giornali del mondo. Per suo conto egli guida il proprio occhio indagatore attraverso un'Europa dilaniata e decadente - dove il "Dio di Ferro", il dio delle macchine e della guerra, ha sostituito la giustizia divina -, nei luoghi in cui l'Anticristo ha piantato i suoi vessilli: la "Terra rossa", la "Patria delle ombre", il Vaticano, i tetri scenari in cui si riuniscono i leader del pianeta, le oscure miniere di carbone, i ghetti. Un libro denso di lungimiranza storica e dalla sconcertante potenza espressiva scritto da Roth nel 1934, durante il suo esilio parigino, sotto l'incombere della minaccia nazista.
The Antichrist is raging everywhere on Earth assuming various guises. Through these allegorical figures Joseph Roth stana the presence of evil in contemporary society. An evil that lurks in the folds of superstition, capitalism, communism, of ignorance, of anti-Semitism and even science. The protagonist of this work-between novel and philosophical essay-it's the reporter J.R., who works for the "Lord of a thousand tongues", ambiguous magnate owner of every newspaper in the world. On his behalf he drives his enquiring eye through a Europe torn apart and decadent-where the "God of war", the God of machines and war, has replaced the divine justice, in places where the Antichrist has planted its flags: the "Red Earth", the "homeland of shadows", the Vatican, the gloomy scenarios where they meet the leaders of the planet, the dark coal mines, the ghettos. A thick book of historical foresight and disconcerting expressive power written by Roth in 1934, during his exile in Paris, under the responsibility of the Nazi threat.