La strana storia dell'assalto al parlamento indiano - 9788860880901

La strana storia dell'assalto al parlamento indiano: II 13 dicembre del 2001 un piccolo gruppo di uomini armati fino ai denti assalì il parlamento indiano: fu un attacco fulmineo di cui ancora oggi non si conoscono né esecutori né mandanti; quel che si sa è che le forze di polizia furono inadempienti e fabbricarono false prove; e che un uomo è stato condannato a morte, forse ingiustamente. Da questo fatto Arundhati Roy prende spunto per una delle energiche riflessioni che animano questa raccolta di interventi. I temi più scottanti che agitano l'India contemporanea e il mondo intero vengono affrontati dall'autrice, ormai un'icona dei movimenti per i diritti umani, con la consueta e minuziosa lucidità: il tragico costo dell'economia globalizzata; gli interessi dei poteri che non esitano a ricorrere alla guerra e a una spietata repressione del dissenso; la sparizione di intere città e villaggi, con migliaia di uomini e donne che passano da una vita di stenti alla miseria più nera; la macchina dei mass-media, bisognosa di sciagure da cui trarre nutrimento. Lo sguardo di una scrittrice sempre in prima linea tocca corde profonde nel lettore e alza il velo sui grandi interessi che dominano il pianeta, mirando a una ridefinizione del significato di disobbedienza civile e di azione politica.
II 13 December 2001 a small group of men armed to the teeth assaulted the Indian Parliament: was a lightning attack that even today do not know neither performers nor principals; What is known is that the police were defaulted and manufactured false evidence; and that a man was sentenced to death, perhaps unfairly. From this fact Arundhati Roy was inspired to one of strong reflections that animate this collection of speeches. The most burning issues of contemporary India and the whole world shaking the addresses by the author, now an icon of human rights movements, with the usual and meticulous lucidity: the tragic cost of globalised economy; the interests of the powers who do not hesitate to resort to war and a ruthless repression of dissent; the disappearance of entire cities and villages, with thousands of men and women who went from a life of hardship to abject poverty; the media machine in need of disaster to get nourishment. The look of a writer at the forefront touches deep chords in the player and lifts the veil on the major interests that dominate the planet, aiming to redefine the meaning of civil disobedience and political action.