Il relitto del transatlantico Wilhelm Gustloff. La più grande tragedia della storia della comunicazione - 9788866491453

Il relitto del transatlantico Wilhelm Gustloff. La più grande tragedia della storia della comunicazione: "Quando, nel 2004, Fabio Ruberti venne a trovarmi nella redazione di SUB per parlarmi di un ambizioso progetto legato alla sua formazione storica e subacquea non potei fare a meno di ascoltarlo con grande interesse. Allora, le riviste subacquee pubblicavano i servizi sui relitti di navi e di aerei limitandosi a parlare esclusivamente delle immersioni e trascurando quasi del tutto ciò che riguardava le ricerche in superficie per mare e in archivio, come se queste fossero parte di un'altra realtà. Avevamo bisogno di storie che travalicassero il mero aspetto subacqueo per raggiungere orizzonti più ampi, storie che permettessero di vivere la subacquea in tutta la sua molteplicità di interessi. Ma non tutte le storie andavano bene, e non tutti i relitti erano adatti a un lavoro del genere. Ci volevano fatti da raccontare, dati da rimettere in discussione, profondità da violare, attrezzi e metodi da sperimentare, accertamenti da fare. Tutte cose che Fabio Ruberti e i suoi uomini avevano già messo a punto e ci potevano dare." (Guido Pfeiffer, Direttore rivista SUB)
"When, in 2004, Fabio Ruberti came to see me in the drafting of SUB to talk to me about an ambitious project related to his historical and underwater training I could not help but listen to him with great interest. Then, the underwater magazines published the services on the wrecks of ships and planes limited to speak exclusively of the dives and neglecting almost entirely what concerned the researches on the surface by sea and in the archive, as if these were part of Another reality. We needed stories that overwhelmed the mere underwater aspect to reach broader horizons, stories that allowed to live underwater in all its multiplicity of interests. But not all the stories were good, and not all shipwrecks were suitable for such a job. They wanted facts to tell, data to call into question, depth to violate, tools and methods to experiment, investigations to do. All the things that Fabio Ruberti and his men had already developed and could give us. " (Guido Pfeiffer, SUB Magazine director)