Sorrisi e lacrime. La guerra di Riccardo - 9788862523325

Sorrisi e lacrime. La guerra di Riccardo: Riccardo, dopo anni di guerra, ritorna al suo paese ma non lo riconosce più. Un bombardamento, nel giugno del 1944, lo ha quasi completamente raso al suolo. Comincia così, dallo sguardo sgomento di Riccardo sul paese che aveva tanto desiderato ritrovare, il viaggio di Roberta Rubini nei ricordi del nonno, quelli che le ha raccontato sin da quando era bambina; e che lei, fattasi ragazza, ha trascritto in pagine e pagine di appunti. È Riccardo che parla in prima persona, alternando ciò che vede attraversando il paese con l'amico incontrato per caso, al racconto di ciò che ha vissuto nella guerra d'Africa. Il paese è rivisitato per tappe, e a ogni tappa c'è una piccola storia di vita che viene fuori: salvifica o disperata; sentimentale o comica. Riccardo ha un carattere ardito e compassionevole, ama vivere e mangiare, farsi compagnia con gli altri, non cede agli orrori della guerra neanche una particella della sua dignità personale. Così il racconto di Roberta Rubini diventa un pacato ma fermo "no", mai ideologico, alle energie disperse da tutte le guerre; un racconto che nega, attraverso episodi e piccolissime riflessioni, il fatto che i nostri nemici siano proprio così differenti da noi, specie se giovani mandati a morire in terre lontane. Riccardo, quando da vecchio racconta la sua storia, è vitale come un giovinetto e alla vita dedica anche i suoi ricordi di morte.
Richard, after years of war, returns to his country but no longer recognizes it. A bombing in June of 1944, almost completely razed to the ground. Thus begins Richard's dismay, by the look on the country that had so wanted to find, the trip to his grandfather's memories, the ones that Rajesh Rajesh told her since she was a child; and that she, her girlfriend, he transcribed into pages and pages of notes. Riccardo speaks in the first person, alternating what he sees through the village with his friend met by chance, to the account of what he experienced in the war in Africa. The country is revisited by stages, and at each stop there is a little story about life that comes out: Salvation or desperate; sentimental or comical. Richard has a bold and compassionate, loves living and eating, getting together with others, does not yield the horrors of war even a particle of his personal dignity. So the story of Roberta Rubies becomes a soft-spoken but firm "no", never dispersed energies from all ideological wars; a tale that denies, through episodes and very small thoughts, the fact that our enemies are just so different from us, especially if young people sent to die in distant lands. Richard, when as an old man tells his story, is vital as a young man and life also devotes his memories of death.