Rime - 9788884028273

Rime: Tra i rimatori italiani delle Origini, Ruggeri Apugliese (nativo di Siena e attivo nel XIII secolo) è uno dei più importanti rappresentanti della produzione detta "giullaresca". Ancora oggi questa risente di un'etichetta romantica ormai scaduta, che ne predica la sostanziale "perifericità" in quanto prodotto vicino alla poesia "popolare". Il fenomeno giullaresco merita invece di essere riconsiderato nel suo complesso, prendendo spunto dall'analisi dei suoi connotati essenziali: ed è quanto si propone in queste pagine Francesca Sanguineti, attraverso l'esame delle rime di Ruggeri. Il nome dell'autore compare per esteso solo in due componimenti: la canzone "Umile sono ed orgoglioso", contenuta nel famoso codice della tradizione lirica predantesca, il Vaticano Latino 3793, e il sermone "L'amore di questo mondo è da fuggire", una sorta di macabro testamento. Al medesimo rimatore è, tuttavia, possibile ricondurre altri tre pezzi: il vanto "Tant'aggio ardire e conoscienza", che ci è pervenuto in due redazioni, l'una fiorentina, l'altra caratterizzata da una patina linguistica lucana; una tenzone di argomento politico, lacunosa nella sezione iniziale e scambiata probabilmente con il capo ghibellino Provenzano Salvani (ricordato da Dante nell'XI canto del Purgatorio); infine una parodia della passione, "Gienti, intendete questo sermone."
Among the Italian origins, Ruggeri rhymers Apugliese (native of Siena and active in the 13th century) is one of the most important representatives of production known as "fool". Even today this suffers from romantic label now expired, which preaches the "remoteness" as close to poetry "popular". The phenomenon under inspection, he deserves instead of being reconsidered as a whole, taking a cue from the analysis of its essential characteristics: and that is what is proposed in these pages Francesca Sanguineti, through examination of rhymes by Ruggeri. The author's name appears in full only in two works: the song "Humble are and proud", contained in the famous code of Latino 3793 predantesca lyric tradition, the Vatican, and the sermon "the love of this world is to flee," a sort of macabre Testament. The same Rhymer is, however, possible due to three other pieces: the boast "so much agio hardihood and knowledge", which survives in two editorial offices, a Florentine, the other featuring a patina lucanian Linguistics; a debate of political argument, incomplete initial section and exchanged with probably the Chief Ghibelline Provenzano Salvani (mentioned by Dante in the eleventh canto of purgatory); Finally a parody of passion, "Gienti, you mean this sermon."