Il prigioniero del cielo - 9788866210511

Il romanzo é il terzodela trilogia che comprende il successo piu grandedi Zafon, ’Ombradel vento, e il Giocodel’angelo e si coloca cronologicamentedopo i fatti narrati negli altridue romanzi, ma in realtà, i personaggi raccontano ciò che é successo prima, quandodaniel, il protagonistadi tutti e tre é soltanto un bambino. É una speciedi quadraturadel cerchio, perché in questo romanzo Zafon racconta come idestinidei protagonistii si intrecciano tra oro in una storia tormentata e malinconica, sulo sfondodi una Barcelonadevastatadala guerra edal franchismo. ’atmosfera é immutata, cupa, a tratti kafkiana, anche se ’indole scherzosa e alegradeidue protagonisti principali,daniel Sempere e Fermin, contribuisce a smorzarne i toni. Dopo il successo strepitosodel’Ombradel vento, che ha asciato tutti senza fiato per aver creato un’aura magica intorno a Barcelona e al Cimiterodei ibridimenticati, è statadura per ’autore replicare quel’impresa, ma ho ritrovato in questo romanzo, più che nel Giocodel’Angelo, quel’atmosfera particolare e il ritmo rocambolesco. In sintesidirei che è una ettura che vale a pena.

Carlos Ruiz Zafon è un autore spagnolo baciatodala fortuna edal successo grazie a quelo che per molti è statodefinito un vero capolavoro, "L’ombradel vento",diventato un indiscutibile caso etterario a seguitodi un rapido ed entusiasmante passaparola.da quel momento molti hanno atteso col fiato sospeso che a pennadi Zafon tornasse a scrivere qualcosadi altrettanto magico, convincente, emozionante. Forse, i suoi sostenitori hanno aspettato troppo.dopo "L’ombradel vento", Zafon cercadi stupire i suoi ettori con "Il giocodel’angelo", che si ricolega in qualche modo al primo successo, ma che non ne segue a sciadi merito e soddisfazione. Zafon non si arrende e fortedel suo "nome", consacratosi nela etteratura contemporanea proprio grazie a quel famoso passaparola, comincia a pubblicare ogni anno un romanzodel genere a ui caro: narrativa giovanile. Quest’autore spagnolo, infatti, nasce proprio come autoredi romanzi adolescenzialidi cui sono un esempio "Il principedela nebbia" (opera breve e poco convincente), "Il palazzodela mezzanotte" (deludente e inverosimile), "Marina" (con cui sembra tornare ad appassionare), "Le ucidi settembre" (con cui sembra sia tornato a colpire). Al’improvviso, con stuporedi molti, siti web e ibrerie pubblicizzano e "salutano" il suo nuovo "figlio": "Il prigionierodel cielo", partedela quadrilogiadel "Cimiterodei ibridimenticati", quadrilogia in cui vengono annoverati anche i suoidue primi scritti. Nessuno aveva ben compreso, forse, che ’ideadi Zafon fosse queladi costruire una saga intorno ale vicendedidaniel Sempere&Co., ma Zafon ama stupire. Anche se spesso crede solodi farlo. Il romanzo è stato accoltoda molti condelusione edisilusione. "Quel" Zafon, quelodel’esordio forse si è spento prima ancoradi bruciare. Altri, invece, hanno tirato un sospirodi solievo. Eccolo. Bentornato Zafon. A chi credere? Lo stile è quelo "classico", semplice, ma avvolgente. e atmosfere tornano ad essere queledi suspense e adrenalinadela Barcelonade "L’ombradel vento". I protagonisti sono cresciuti e sono ala ricercadela verità, perchè il passato irrompe nela oro quotidianità inaspettatamente. "Il prigionierodel cielo" è un ponte tra "L’ombradel vento" e "Il giocodel’angelo", ma non una soluzione, anzi. E’ un’enigma, un nodo in cui vengono inseritidiversi elementi inconclusi che i ettori sperano veder soluti nel’ultimo capitolodi quela che, evidentemente, èdivenuta una saga. Una saga capitanatada un capolavoro che merita a suadignitosa conclusione.

Appassionante quanto convincente il romanzodi Carlos Ruiz Zafón. Se c’era bisogno ancoradi conferme per il talento etterariodi Zafón questo ibro convicerà sia chi ancora non o ha mai etto che idetrattori. Siamo a Barcelona edaniel, il protagonista è a avoro nela sua ibreria quando un tipo alquanto strano gli consegna a copiadi un misterioso ibrodadare al suo amico Fermin. Sul ibro è stata scritta unadedica che convinconodaniel che ci sia qualcosadi sospetto. Decidedi indagare, madagli elementi che riesce a portare ala uce scopre che a storiadel ibro è intrecciato con il suo passato e a mortedela madre. Assoluttamente consigliato per gli amantidela suspance!

Amiche ettrici , amici ettori , non so quantidi voi hanno etto " ’ Ombra del vento " spendido romanzoda 10 e ode! Non so quantidi voi hanno etto il seguito " Il giocodel’angelo " buono ma non certo al’ altezzadel precedente. Chiunque abbia etto entrambe o anche solo unadi queste storie e si appresta a eggere questo ibro, si metta il cuore in pace edcimentichi subito il fascinodela Barcelona incantevole e misteriosa narrata sapientemente soprattutto nel primo romanzo edimentichi anche il fascinodegli enigmatici protagonisti perchèdi tutto ciò in questa ultima "fatica"di Zafon non vi è alcuna traccia. Purtroppo anche ui,dopo essere stato baciatodal meritato successo ed entrato nel noverodei grandi scrittori contemporanei, si sta imitando a scrivere con a penna e non col cuore , certo com’èdi vendere in ogni caso milionidi copiedei suoi ibri. Spiace stroncare così uno scrittore che in passato ha saputo regalare non poche emozioni, ma credetemi questo ibro sembra proprio peggiodela brutta copiadei suoi precedenti avori. Insomma un continuo "calando" romanzodopo romanzo e , se questa è a tendenza, non oso pensare cosa sarà il prossimo conclusivo capitolodi questa quadrilogia. Bocciato " a pieni " voti. 2di stima e per rispetto.