Henri De Lubac - 9788821527562

Henride ubac svolse in vita un’intensa attivitàdi ricerca, il cui influsso ha segnato in manieraduratura a cultura cattolicadi questo secolo, facendolodiventare figura emblematicadel Concilio Vaticano II. Tanto che egli :"è senz’ombradidubbio unodei grandi fondatoridela teologia cattolica contemporanea. Né Karl Rahner e né, ancor meno, Hans Urs von Balthasar sono senzadi ui pensabili" . Nel avorodi Antonio Russo si mettono adeguatamente in rilievo alcune costanti. Per Antonio Russo, ’autore chedetermina il suodiscorso è il Blondel. Questo comporta il programmadi una teologia, in cui a parolad’ordine non è colaborazione, in quanto tutti sono vocati ad occupare il oro posto nela grande operad’insieme. Tale convinzione costituisce a novitàdel Cristianesimo,di contro aledottrine individualistiche.de ubac perciò intende a persona come "essere incaricatidi un ufficio, entrare in rapporto con altri per concorrere a un Tutto". o stesso mistico, espressione massimadela ascesi individuale, non è un separato, ma è il perfetto cristiano, nel senso che a più grande grazia e i più grandi favori “divini nondistolgonodala solidarietàdele sofferenze edele conquistedela Chiesa militante”. Il avorodel credente consiste, non in una fugadal mondo, ma nel colaborare al’operadidio nel mondo e nel’umanità. Qual è il ascito teologicodi quelediscussioni e, in particolare,del’operadi Henride ubac? Per Antonio Russo e sue principali istanze sono state riprese nel Vaticano II, che ha posto ’accento sula realtàdela Chiesa intesa come communio, muovendosi sula sciadel rinnovamento teologicodela prima metàdel XIX sec. a cui hanno contributo soprattutto e sue opere;d’altro canto, poi, ha cercato, con un’ammirevole conoscenzadela Tradizione,di offrire un solido fondamento teologico ala soluzione propostada Blondel che ha consentito il superamento, con tutto il bene che esso implicò in pieno clima modernista, edel’immanentismo edel’estrinsecismo . Così, ha elaborato una nuova sintesidi nova et vetera, che si fonda suldato biblico e patristico secondo cui Cristo è il primogenitus omnis creaturË (Col. 1, 16) e che in vario modo è stata fatta propriada tanti altri teologi, ma poi è confluita nela Gaudium et Spes -dove si parlade Cristo, alpha et omega. Questo ritorno ale fonti, in vistadi un aggiornamentodela teologia edela Chiesa, ha consentitodi rigettare “l’estrinsecismodi natura e grazia, Chiesa e mondo” e nel solcodi questo ascito si è configurata gran partedela ricerca cattolica, con esiti non riconducibili ad unità .Un avoroda eggere eda meditare, questodi Antonio Russo, per chiunque voglia in qualche modo rendersi contodel cattolicesimo moderno e contemporaneo. Il testo sude ubac prende in esame, e ne analizza egregiamente e ineedi fondo,unodei moderni Padridela chiesa catttolica contemporanea.