Ugo Spirito. Dal positivismo all'antiscienza - 9788883350092

L’autore come afferma in una recensione Vittorio Mathieu, con nuovo procedimento" affronta ’argomentodi questo ibro. Per Mathieu "da tempo Russo si occupadi tutto ’arcodela carrieradi Spirito, con speciale attenzione ala fase pregentiliana" (V. Mathieu, in "Ideazione", 1, 2000, pp.231-233). E infatti, per comprendere il pensierodi Spirito occorre rifarsi ala sua adesione al positivismo. Inizialmente, infatti, egli voledare una risposta agli interrogativi suscitati in uidale teoriedi Enrico Ferri (diritto penale). Sula sciadi questa convinzione, sindai primi anni 20’, egli cercòdi verificare ’attualismo, per ritrovare a vera filosofia nela politica, neldiritto e nel’economia, rendendo effettivo il principio primodel’idealismo, cioè ’identificazionedi filosofia e vita. Tuttavia, ’ottica gentiliana non consentiva una costante adesione, per cui essa venne messa in crisi, cosida sfociare nel problematicismo, che segna il passaggio ad una rinnovata riflessione sul vario intrecciarsididue formedi conoscere quali a scienza e a filosofia. Tale problemadoveva permearedi sé ogni ulteriore indaginedi U. S.. Un primo bilanciodi ciò viene offertodal’opera Scienza e filosofia; invece una sua trattazione sistematica è esposta nel ibrodal mito ala scienza e, infine, con nuova fisionomia, nela Storiadela mia ricerca. Il camminodi questa revisionedel’attualismo, emergentedala stessa ogica immanente al’esperienza scientifica, è contrassegnatodal’elaborazionedel problematicismo, ossiada una concezionedela vita che aspira al proprio rinnegamento e coinvolge ogni tesi – onnicentrismo, ipotetismo, comunismo scientifico - in un continuo autonegarsi. Questa situazionedialettica accoglie ’istanza critica ala radicedela filosofia moderna, mostrandone adogmaticità; e riafferma ’imprescindibilitàdel’esigenza metafisica,dimostrandola implicita in ogni manifestazionedi pensiero. ’analisi attentadi questi aspetti condusse Spirito ala stesuradel suo ultimo scritto Ho trovatodio, edito postumo,dove egli ripropone, come chiarimentodei imitidela metafisica come scienza, il problemadi una antiscienza o religione, che prima, soprattutto nel volumedal mito ala scienza, era stata esclusa come residuo mitologico.