La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella «Civiltà delle Macchine». Antologia di una rivista tecnico-culturale (1953-1958). Ediz. illustrata - 9788881675067

La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella «Civiltà delle Macchine». Antologia di una rivista tecnico-culturale (1953-1958). Ediz. illustrata: In «Civiltà delle macchine», house organ ideologicamente lontano dal mondo lucano e meridionale, per destinatari, per tematiche, per spirito, Leonardo Sinisgalli ingloba il Sud povero e polveroso, convinto come Fortunato che i destini dell'Italia passano attraverso il Meridione e la risoluzione dei suoi atavici ritardi. Sinisgalli è anche consapevole che la sua poesia non può essere utilizzata per urlare la rabbia di un riscatto. Però, da direttore di «Civiltà delle macchine», sa che può svolgere un ruolo di sollecitazione rispetto ad una Basilicata e ai suoi ritardi. Sa di avere a disposizione uno strumento ben più potente della sua stessa poesia: la sua Rivista. E non esita ad utilizzarla. Più che essere il primo violino, preferisce salire sul podio e dirigere l'orchestra con la sua bacchetta (Biagio Russo). Il quadro che emerge dalla lettura di questo libro è un punto di partenza utile, innanzitutto perché questo lavoro offre una visione d'insieme di quanto apparso su «Civiltà delle macchine» nei cinque anni di Sinisgalli, in un periodo economicamente importante per l'Italia e, ovviamente, relativa ad una regione che scontava più di altre ritardi di sviluppo e che oggi si presenta al mondo con una nuova immagine di sé, a partire da Matera che nella rivista era già "Capitale" negli anni '50 (Gianni Lacorazza).
In "Civilt?? delle macchine", house organ ideologically far from the world of the South to Lucan and recipients, by topic, to wit, Leonardo Sinisgalli incorporates the poor South and dusty, convinced as lucky that the destinies of the Italy pass through the South and the resolution of his atavistic delays. Sinisgalli is also aware that his poetry cannot be used to scream the anger of a ransom. However, from the Director of "Civilt?? delle macchine", he knows he can play a role of stress than a Basilicata and its delays. Know that you have a much more powerful tool of his own poetry: its magazine. And does not hesitate to use it. Rather than being the first violin, prefers to be on the podium and conduct the orchestra with his wand (Biagio Russo). The picture that emerges from reading this book is a useful starting point, first of all, because this work offers an overview of what appeared on "civilization of machines?? in five years of Sinisgalli, economically important for Italy and, of course, relating to a region that was serving more than other developmental delays and that actually looks at the world with a new self image , starting from Matera in the magazine was already "capital" in the years ' 50 (Gianni Lacorazza).