La cosa e l'ente. Verso l'ipotesi ontologica - 9788889446843

La cosa e l'ente. Verso l'ipotesi ontologica: Che cosa si nasconde nella differenza tra la cosa e l'ente? In che modo tale diseguaglianza tra ciò che è lo stesso, istituita ogni volta che diciamo una parola e che rimane perciò indicibile, ha a che fare con l'ontologia, la teologia, la tecnica e il nichilismo? Qual è il solvente che finisce per rendere ogni cosa, ogni essente, in fondo un bel niente? Sono queste le domande che istradano lungo un percorso a ritroso, dalla riesumazione heideggeriana della questione dell'essere, indietro verso la prima filosofia greca, la teoria della verità di Platone e la fisica di Aristotele, alla ricerca di cosa ne è della "cosa" nel gioco di specchi del logos, che la può dire sempre e solo come ente. Nel solco dell'antica massima di Misone di Chene: "Che non vengano le cose dalle parole, ma dalle cose le parole".
What lurks in the difference between the thing and the institution? How that inequality between what is established whenever we say a Word and that remains so unspeakable, has to do with the ontology, theology, technology and nihilism? What is the solvent that ends up making everything, each having, basically anything? These are the questions that istradano along a path back from the exhumation of the question of Heidegger be, back to the first Greek philosophy, the theory of truth of Plato and Aristotle's physics, looking for what is the "thing" in the mirror of the logos, which can mean only as a body. In the wake of the ancient maxim of Misone of Chene: "things may not by words, but words things."