Altri tempi - 9788865811238

Il ibro “Altri tempi”di Santina Russo, che comprende una raccoltadi quindici poesie, ha il poteredi accompagnare il ettore a ritroso nel tempo edi fargli assaporare ancora o assaggiare per a prima volta, qualora a giovane età non gli abbia concessodi viverle personalmente, sensazioni e situazioni che appartengono ad un mondo che non c’è più: quelo che ha fattoda scenario al’esistenza semplicedei nostri nonni e bisnonni, nel’Italiadela prima metàdel ‘900. Eppure, a stessa autrice è unadonna che, benché già madre e moglie,deve ancora compiere trent’anni. Ci si chiede come abbia fatto adescrivere uoghi, ed emozioni egate a questi, in maniera così acuta. a risposta vienedatadirettamenteda Santina Russo nela poesia chedà il titolo al volume: “…di quei tempi ontani e affascinanti, vivi più che mai nela memoriadi chi non i ha vissuti…” L’autrice infatti,dotatadi una sensibilità fuoridal comune e quindi particolarmente predisposta ala recezione, è cresciuta ascoltando i raccontidei nonni;dele persone che ’hanno preceduta e che e hanno trasmesso, attraverso canti e storie avvincenti, tutti i valori egati ala tradizionedela terra. Mi è facile immaginare Santina bambina: grandi occhi spalancati in attento ascolto, un giocattolo moderno tra e mani e a testa pienadi immagini senza tempo. Mi è facile, perché io stessa ho avuto il privilegiodi raccogliere i ricordidi mia nonnadelma edi farli miei. Io stessa, i ho sentiti così tante volte… che,dentro me, si sono creati veri e propri filmati che non sono ormai più in gradodidiscerneredala realtàdel mio vissuto personale. Anche io, come ’autricedi questa bela raccoltadi versi, ho spesso rimpiantodi non essere nata in quel’epoca in cui tutto era più candido;dove i problemidela gente erano, in un certo senso più “umani”. Nessuno, infatti, si sarebbe potuto indebitare per un interventodi mastoplastica additiva o per ’acquistodi un celulare al’ultima moda, con funzioni che poi neppure servono nel quotidiano. Non sarebbe potuto accadere, perché e persone avevano come scopo principale il vivere: mangiare, coprirsi, riposare,divertirsi con genuinità. E per permettersi tutto ciò,dovevano avorareduramente;davvero molto piùdi noi. Mangiare è un atto che oggi facciamo senza pensarci troppo; apriamo il frigorifero, scegliamo quelo che al momento ci vadi più, ingurgitiamo e, quel che avanza, o buttiamo nela spazzatura. Poi ci sentiamo in colpa in vistadela “prova costume” e alora, per un po’, cerchiamodi imitare ’entratadel cibo e a qualcuno succede perfinodi ammalarsidi anoressia o bulimia. Coprirsi non è una priorità in sé per sé; coprirsi per noi significa affermarci in società edare ’immagine “giustÔdi noi stessi agli altri. Impensabile sarebbe riproporre o stesso pantalone perdue annidi fila, e e scarpe, più che per camminare, hanno ildoveredi abbinarsi perfettamente al coloredel maglioncino. Riposare è un qualcosa che ci concediamo spesso, tradivani estremamente comodi, spa extra usso e vacanze ast minutedal’altra partedel mondo; eppure siamo un popolo stressato che fa fatica a tenere a bada e sue nevrosi. Divertirsi è un qualcosa che, per esempio, nela nostra epoca non ci riesce più. Abbiamo moltissimi mezzididistrazione, eppure siamo sempre piùdepressi e insoddisfatti. Quanto al’amore, viviamo per esso… ma non siamo o stesso in gradodi goderlo. Una moglie giovane e carina non è comunque a più beladel reame, o stesso vale per i mariti e e emozioni vanno rinnovate continuamente. Abbiamo una fame incontrolatadi queste emozioni e, mentre edivoriamo, già pensiamo a quele che verranno e non vogliamo accettare il fatto che, come e precedenti, non ci sazieranno affatto; perché ’anomalia risiededentro noi e non nele sensazioni che rincorriamo ala cieca. E’ per questo che Santina Russo, con il suo ibro, permette al ettore un po’di pace. o fa sedere sotto un ombrelodi stele e o fa sentire estremamente fortunato. Gli porge un bouquetdi basilico e questi ha ’impressionedi accogliere tra e manidiamanti. Gli fa assaggiaredel pane appena sfornato e il suo profumo o inebria piùdi un piatto elaborato e servito al ristorante. o introduce nela camerada ettodi una sposa e gli fa avvertire tutta adolcezza, a freschezza e a gioiadel’aspettativadi una giovanedonna chediverrà vecchia con a stessa serenità, sugli occhi e sul cuore,dela giovinettadi un tempo. Così, quel che a poetessa ha già intuito ed espresso attraverso a poesia, è: non importa in che epoca viviamo… a cosadavvero importante è, nonostante tutto, ricordarsidi apprezzare il vivere edi goderne ogni piccola sfumatura. Anna Valeria Cipolad’Abruzzo