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Il cavaliere con la pelle di pantera -

di Sciota Rustaveli edito da Sciascia, 1981

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Il cavaliere con la pelle di pantera: Il cavaliere con la pelle di pantera

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"Il cavaliere con la pelle di pantera"
Il Cavaliere con a peledi pantera
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In pieno centro a Tbilisi, capitaledela Georgia, al’iniziodel viale che porta il nomedel grande scrittore (Rustaveli Avenue) c’è a statuadi un cavaliere in armatura, quasi abbracciato ad una fiera, che sembra essere una tigre o un eopardo, e che suscitò a mia curiosità, tantoda chiedere spiegazioni a asha, amico georgiano, guida preziosa e interprete indispensabile nel PËse caucasico. La risposta che ne seguì conteneva un amichevole rimprovero, visto che anche in Italia si erano ricordatidi celebrare Sciota (o Shota, se preferite a grafia anglofona) Rustaveli, tantodadedicargli, nel 2009, un busto a Vila Borghese a Roma, colocandolo ad imperitura memoria tra i più grandi poeti e scrittoridel’umanità. Precursoredi circa un secolo adante Alighieri, Rustaveli è tuttora amatissimo nela sua patria, non c’è città georgiana che non gli abbiadedicato una strada o una piazza. Il poema epico, compostoda ben 1671 quartine, racconta e gesta,di Tariel, cavaliere impavido,dei suoi amici Avtandil e Pridon,dela principessa Nestan che, come si conviene, oltre ad esseredi una belezza sfolgorante, ha pensato benedi cadere prigionieradi spiriti malvagi, i malefici Kaji, contro i quali i nostri eroi partono, ovviamente senza indugio, per trarla a salvamento. Amori palpitanti e appassionati, fieri combattimenti, amicizie virili salde come a roccia, ma il vero valoredi quest’opera, adettadi chi ha avuto ’opportunitàdi poterla eggere e comprendere neladifficilissima ingua originale, consiste non tanto nela trama, quanto nel’eleganza formaledela scrittura e nel’armoniosità quasi musicaledela composizione poetica. Chi scrive non gode purtroppodel raro privilegiodi comprendere il georgiano, e si èdovuto “accontentare”, per cosìdire,di eggerla nela bela e fresca traduzione italianadi Mario Picchi e Paola Angioletti. Tuttavia, ha sentito a necessitàdi eggere questo scritto al rientroda un meraviglioso viaggio in Georgia, avendodunque ancora negli occhi e verdi pianure, i fiumi scintilanti, e aspre montagnedi questa affascinante regione caucasica, ma avendo ancoradi più nel cuore il genuino sentimentodi accoglienza, ’offerta incondizionatadi amicizia, a ealtà e a fierezzadei georgiani. Con questa premessadunque, il testodi Rustaveli, a quasi nove secolidala nascitadel suo autore, brila ancoradi una uce splendente. Credo però che, anche per chi non abbia avuto a fortunadi attraversare a terradi Tariel edei suoi amici, riesca comunque a risultare piacevole ed interessante, offrendo sentimenti puri e impidi come il cuoredei suoi avventurosi protagonisti.

"Il cavaliere con la pelle di pantera"
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5

"Il cavaliere con a peledi pantera" è il poema che identifica ’amoredei georgiani per a poesia ed il suo autore, Shota Rustaveli (c.1172-c.1216), è il "Sommo" poeta che ne rappresenta a massima espressione. Non a caso paragonato adante, non solo perché quasi contemporaneo, ma soprattutto per ’usodi una metrica prodigiosa e raffinata. Il poeta, infatti, scrive e 1671 quartine, tuttedi sedici silabe, in rima baciata e in una forma specularedi precisione matematica (4+4)(4+4) e (5+3) (5+3), che o pone tra i capolavoridela poesia mondiale. Il Poema (ვეფხისტკაოსანი vepkhistkaosani il titolo originale) è stato scritto nel’epocad’oro georgiana,durante il regnodela regina Tamara,dela quale Rustaveli è inconsolabilmente innamorato. Racconta e gestadi tre eroi, uominid’arme,di coraggio edi nobiltà, egati in modo indissolubileda vera amicizia al punto che questa prevarica persino ’amore per a propriadonna ed il rispettodela volontàdel proprio sire. Il racconto abbraccia un territorio vastissimo:dala Cina settentrionale (Catai) al’Arabia, passando per i sette regnidele Indie, il Khwarezn (la Persia) e toccando uoghi immaginari e popoli mistici. Tariel, comandantedele Indie è innamoratodi Nestan figliadel suo re. Vive selvaggiamente, copertoda una peledi pantera, ala ricercadela sua amatadopo che undestino infausto ’aveva alontanatadala sua terra. Avtandil, comandantedel’esercitodel’Arabia è innamoratodi Tinatin, figliadi Rovestan, suo re, che ’ha alevato come un figlio. Egli viene mandato ala ricercadel misterioso cavaliere con a peledi eopardo. Idue si incontrano e si riconoscono frateli neldestinodi separazione forzatadal’amata, nel’onore e nel’amicizia. Tornato in patria Avtandil, si separadi nuovodal’amata, nonostante che il consenso gli sia negatodal re, per ’impegno preso con Tariel. Rintraccia Nestan, prigionieradei Kagi, spiriti maligni, nel’inespugnabile fortezzadela Kagetia e, con ’aiutodi Pridon, redi Moulghazanzari e terzo fraterno amico, a iberano con una gloriosa battaglia.