Pellegrinaggi verso il vuoto. Ripensare la realtà attraverso la fisica quantistica - 9788867084050

Pellegrinaggi verso il vuoto. Ripensare la realtà attraverso la fisica quantistica: Questo libro vuole essere un invito alla meraviglia e alla gratitudine per la straordinaria avventura che è la vita e per lo sconfinato mistero di cui facciamo parte. Ripercorrendo brevemente il cammino della fisica nel corso del XX secolo, partendo dalla iniziale assunzione di un mondo oggettivamente dato, andiamo scoprendo come questa premessa sia entrata in crisi e come la dimensione della coscienza sia rientrata prepotentemente nel campo dell'indagine. Interpretare in maniera coerente i dati oggi disponibili ci porta a riesaminare le premesse filosofiche dell'impresa scientifica, recuperando il primato dell'esperienza e il ruolo della coscienza. Il fatto che la coscienza si dia sempre come coscienza di un mondo ci porta a credere in un mondo di materia oggettivamente esistente "là fuori" e in un osservatore localizzato "qui dentro" (nella mia testa?). Ma la fisica quantistica è incompatibile con questa rappresentazione e suggerisce piuttosto una concezione della materia come forma del processo della coscienza. Il mondo non è dunque un mondo di cose, di oggetti, che un'astratta coscienza manipola a suo piacimento. Il mondo e noi siamo espressione della stessa creatività della coscienza, onde nell'oceano dell'esperienza. Cessare di identificarci con una singola onda e comprendere la nostra natura oceanica è la pace. A questa pace aspira il mondo intero.
This book is an invitation to wonder and gratitude for the extraordinary adventure that is life and to the boundless mystery in which we participate. Reviewing briefly the progress of Physics in the 20th century, starting from the initial assumption of a world objectively given, let's go discovering how this premise is in crisis and as the dimension of consciousness is returned strongly in the field of investigation. Interpret data consistently available today leads us to reexamine the philosophical premises of the scientific enterprise, restoring the primacy of the experience and role of consciousness. The fact that consciousness is always consciousness of a world leads us to believe in a world of matter objectively exists "out there" and in an observer located "in here" (in my head?). But quantum physics is incompatible with this representation and rather suggests a conception of matter as a form of the process of consciousness. The world is not a world of things, objects, that an abstract conscience manipulates at will. The world and we are expressing the same creativity of consciousness, waves in the ocean of experience. Cease to identify with a single wave and understand our oceanic nature is peace. In this peace draws in the whole world.