Navigando a vista. Migranti nella crisi economica tra lavoro e disoccupazione - 9788820458027

Navigando a vista. Migranti nella crisi economica tra lavoro e disoccupazione: Nonostante la lunga crisi economica, rimangono limitate le ricerche che ne indagano le implicazioni per le prospettive di vita e di lavoro degli individui. La ricerca presentata in questo volume si propone di contribuire a ridurre tale carenza conoscitiva a partire da un archivio di 170 interviste in profondità e 435 brevi interviste telefoniche a migranti disoccupati. I saggi di Bruno Anastasia, Vanessa Azzeruoli, Maurizio Gambuzza, Graziano Merotto, Maurizio Rasera, Marco Semenzin e dei curatori ricostruiscono i percorsi migratori e lavorativi, le strategie di risposta alla perdita di occupazione, le modalità di reperimento di un lavoro e di un reddito e, infine, la ridefinizione dei progetti migratori. L'allargamento della precarietà occupazionale, abitativa e finanche esistenziale generato dalla crisi rappresenta una grave regressione nei percorsi di vita delle donne e degli uomini migranti. Il quadro complessivo che emerge è, infatti, quello della diffusione della figura del lavoratore povero, occupato in mansioni scarsamente qualificate. Anche se la crisi economica produce ulteriore frammentazione dei percorsi lavorativi, non mancano i tentativi, in particolare delle donne migranti, di smarcarsi da un destino apparentemente ineluttabile di confinamento nell'ambito familiare oppure in mansioni banalizzate e con salario di sussistenza.
Despite the long economic crisis, remains limited searches that explore the implications for the prospects of life and work of individuals. The research presented in this volume aims to help reduce such cognitive deficiency from a 170 store in-depth interviews and short interviews to 435 migrants unemployed. Essays by Bruno Anastasia, Vanessa Azzeruoli, Maurizio Gabriel Graziano, Mahi, Maurice R., Marco Semenzin and liquidators reconstruct migratory paths and strategies, in response to the loss of employment, how to find a job and an income and, finally, the redefinition of migration projects. Enlargement of employment insecurity, and even generated by existential crisis is a serious regression in the walks of life of women and men migrants. The overall picture that emerges is, in fact, that the spread of the figure of the poor worker, employed in low-skilled jobs. Although the economic crisis produces further fragmentation of career paths, there are attempts, in particular migrant women, to distance itself from a seemingly inevitable fate under containment or in family tasks and trivialized with wage.