Zibaldino massonico ovvero discorsi di loggia - 9788896652077

Zibaldino massonico ovvero discorsi di loggia: Questo libro avrebbe potuto intitolarsi "Minime Muratorie" o magari "Minime Muralia" (tanto per fare il verso a Theodor Adorno). Vuole aggiungere un tassellino al grande ritratto della Massoneria, costruito da una ricca letteratura. La domanda che più spesso il massone si sente rivolgere (dagli interlocutori benevoli) è: "ma insomma, che cosa fanno i massoni quando si riuniscono". La risposta consueta è: "filosofeggiano". Ovvero pensano, ovvero speculano. La massoneria moderna, infatti, si chiama "speculativa", proprio per distinguerla dalla sua antenata, la corporazione dei muratori che usavano scalpello e cazzuola ("operativi"). Insomma, i massoni parlano, e parlano molto: onde la scelta di intrattenersi qui sui "discorsi di loggia". I temi selezionati sono dei "sempreverdi": parole chiave, che innescano la famosa "speculazione" di cui sopra. Strutturato come un dizionario, lo "Zibaldino" comprende di tutto un po', come si addice al piccolo zibaldone: saggi brevi, riflessioni tendenzialmente sulfuree e infine qualche concessione al puro divertimento e ai moti dell'anima.
This book could be titled "Muratorie" or perhaps "Minimum Minimum Muralia" (just to give the direction to Theodor Adorno). Want to add a portrait at large gusset of masonry, built from a rich literature. The question that most often the Mason feels direct (by the benevolent interlocutors) is: "but I mean, what do the Freemasons do when they get together." The usual response is: "speakers philosophise". Or think or speculate. The modern masonry, in fact, it's called "speculative", to distinguish it from its predecessor, the Guild of Masons who used chisel and trowel ("operational"). In short, the Freemasons about this, and about this much: to the choice of linger here on the "discourses of lodge". The themes selected are "evergreens": keywords, which trigger the famous "speculation" above. Structured as a dictionary, the "Zibaldino" includes a bit of everything, as befits the small zibaldone: short essays, reflections tending to sulphur and finally some concession to the fun and the movements of the soul.