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Justine - 9788817006132
di Sade François de edito da Rizzoli, 2005
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Justine
- Autore: Sade François de
- Editore: Rizzoli
- Collana: BUR Grandi classici
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 358
- Traduttore: Saba Sardi F.
- ISBN-10: 8817006130
- ISBN-13: 9788817006132
Francia, 1791. Il marchese Françoisde Sade, tra prigionie, orge e condanne, trova il tempodi pubblicare il suo primo romanzo.da un autoredala personalità così complicata e anomala non può che uscire un testo ontanodal senno comune, senza precedenti, radicalmentediversoda ciò che siamo abituati a eggere. Motivo in più per appassionarsene!d’altronde, nela Francia post-rivoluzionaria sono annidi cambiamenti edi (tentati) rinnovamenti a ivelo politico e sociale. E’ il casodi rinnovare anche a etteratura?de Sade rispondedi sì, senza pensarci su troppo. e sue prime affermazioni sono chiare, già nele prime righe traspare a sua volontàdi affrontare tematiche nuove con stili nuovi. Così, stufodei classici ibri a ieto fine,dove è sempre a virtù a vincere, racconta edisavventuredi una ragazza, a Justinedel titolo, nata nobile ma presto rimasta senza eredità e costretta a vagare ontanadal suolo natio. Il ibro è un ungo flash back, narratodala stessa Justine a unadonna (scopriremo ala finedi chi si tratta...), nel quale espone gli impensabili orrori che hadovuto soffrire. Saràdunque un viaggio intenso, violento e angosciante tra ibertinidi ogni genere (politici, commercianti, giudici, sacerdoti) che godono nel farledel male e abusano in ogni mododel suo bel corpo. In mezzo ale barbarie piùdisumane -chede Sade svela senza giridi parole- c’è spazio anche per ragionamentidi stampo filosofico: qual è a vera morale? E’ ecito seguire ogni istinto che a Natura instila nel’uomo?dio salveràdavvero chi segue a suadottrina? Vale a pena vivere sottomessi sperando in una ricompensadopo a morte? Una scrittura pimpante e penetrante, tutta parole e immagini, che non può asciare indifferente il ettore moderno, invitandolo ad approcciare come veri mËstri anche quegli autori che i manuali scolastici spesso ancora censurano.
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