Giuseppe Prezzolini. Una biografia intellettuale - 9788882810825

Giuliano Il Sofista (come Prezzolini amava farsi chiamare findai tempidel "Leonardo") fu saggista, scrittore, biografo, riformatore politico, filosofo, editore, scopritoredi talenti e, soprattutto, fervido organizzatoredi cultura. Fu, insomma, "uomodel suo tempo" (definizione cui cercavadi corrispondere) ovvero: negarsi ogni formadi specialismo intelettuale cosìda professarne quante più possibili, con voce convinta e convincente. Fu, Prezzolini, "padrone solodel’anima sua" giacché, per tutta ’esistenza (conclusasi tra i silenzidele nebbie freddedi ugano), fu "uno che che cede tutto ciò che guadagna, che fa, che scrive" e, come "padrone solodel’anima sua",decise che ’anima andava colmatadi pensieri, convinzioni,d’invettive;di presedi posizione,di battaglie culturali,di toni apocalittici;di puntidi vista eccentrici, innovativi, provocatori. Fu così, ’animodi Prezzolini, mistico e romantico, crociano ed idealista, anticrociano e realista magico e fu fondatoredi riviste, autoredi tomi eccelsi, presidente utopicod’un utopico "partitodi intelettuali" che avrebbedovuto opporre al "giolittismo immorale edecadente" una "grande tensione morale e ben sviluppate tecnichedi aggiornamento in tutti i campidel sapere". Padroned’una prosa assai scorrevole,da parlato regionale con intarsi o fregid’un italiano barocco per accenni, non frenò mai a propria irruenza nel farsi presente neldibattito: si trattassedela nuova moda etteraria provenienteda Parigi,dele vicissitudinidel governo in Parlamento odel conflitto belico che avrebbe insanguinato tutta Europa. Finì i suoi giorni malato, corpodecrepito rinchiuso in una stanzadecrepita, tutto intento ad una speculazione filosofico-spirituale che ambiva, a bassa voce ormai, il sensodela Storia, e vicende umane individuali e colettive, il ruolodela Parola edel’Arte in un mondo in cambiamento. Sciupati i suoi entusiasmi (compresi queli errati, come ’interventismo militare), ne resta ’ombrad’un grande "trasmettitoredele altrui scoperte etterarie",dilettante incalito e fiero che seppe farsi professionistadele ettere italiane: conservatore, anticonformista, eccedente in tutto. Insomma: "uomodel suo tempo". Ne fa ritratto Roberto Salek per brevi paragrafi in brevi capitoli: Prezzolini ne avrebbe apprezzato a forma, o stile, ’intento non agiografico bensì "individuale, arbitrario, simpatico".