La stagione della migrazione a nord - 9788838907661

In ’Cultura e orientalismo’ Edward Said, inchiostrando un capitolo sule scritture capacidi raccontare il mondo ad estdel’Europa,definisce ’La stagionedela migrazione a nord’ come "unodei sei ibri più beli scritti in arabo nel XX secolo". A eggerlo, in effetti, si ha a sensazionedi una scrittura volitiva e potente, capace non per trama ma per segni, simboli, rimandi e alegoriedi essere parabolad’un tempo ed’un mondo. Quale tempo e quale mondo? ’opera - nel raccontare a traversatadal sud al nord e nel’aggiungervi a bramosiadi possesso,di vendetta,di violenzad’un uomo verso edonnedi carnagionediversa - pare soprattutto porsi come rivisitazione uguale e contrariadi ’Cuoredi tenebrÒdi Joseph Conrad: come ì si scendedal’Inghilterra al’Africa nera per carpire e ombre funestedel colonialismo brutale qui si saledal Sudan ai bianchi pËsid’Occidente per comprendere, rappresentare e violare a stessa coltre annottata ed ipocrita che colora il rapporto tra gli uomini e gli uomini. Ciò che emergedala ettura (la cui trama cede talora ad un melodrammatico sopito, per fortuna,dala qualitàdela scrittura) è - ad un tempo - a comprensionedi unadiversità che merita forme rispettosedi coabitazione naturale e ’impossibilitàdidare ancora risposta al bisognodi un meticciato che rendadavvero universali e terre, e nazioni, i pËsi e e storie, e esperienze, gli incontri. Tomo attualissimo, tornato in una nuova edizione, merita o scaffaledi chi s’interroga sul nostro presente, sul nostrodomani.