Le ceneri di Babij Jar. L'eccidio degli ebrei di Kiev - 9788815283986

Le ceneri di Babij Jar. L'eccidio degli ebrei di Kiev: Nella profonda e larga gola situata in prossimità di Kiev, nota come Babij Jar, fra il 29 e il 30 settembre 1941 le truppe tedesche sterminarono, a colpi d'arma da fuoco, 33.771 ebrei. Si tratta del più grave eccidio commesso durante il secondo conflitto mondiale. Durante e dopo la guerra il territorio fu modificato, ridisegnato o riconvertito con l'obiettivo di rimuovere i segni fisici del genocidio. Di fronte alla volontà di cancellazione del luogo, oggi pressoché definitiva, un ruolo centrale nel processo di trasmissione dei fatti storici, già a partire dalla fine degli anni quaranta, lo ebbero le arti. Prosa e poesia, musica, architettura e pittura hanno dato forma a una sorta di testo collettivo - sapientemente analizzato nel libro - grazie al quale l'evento ha potuto conservarsi nonostante le censure, le repressioni, le profanazioni di un regime che non intendeva accettare l'idea che nella guerra contro i popoli sovietici ci fosse stata una "guerra speciale" contro gli ebrei.
In the deep and wide gorge near Kiev, known as Babij Jar, between 29 and 30 September 1941 German troops exterminated 33,771 Jews at gunpoint. This is the most serious murder committed during the Second World War. During and after the war the territory was modified, redesigned or converted with the aim of removing the physical signs of genocide. Faced with the desire to erase the place, today almost definitive, a central role in the process of transmitting historical facts, already from the end of the 1940s, the arts had it. Prosa and poetry, music, architecture and painting have given shape to a kind of collective text - expertly analyzed in the book - thanks to which the event was able to preserve itself despite the censorship, repression, desecration of a regime that did not intend accept the idea that in the war against the Soviet peoples there had been a "special war" against the Jews.