Bruciare i giorni - 9788823520486

Bruciare i giorni: Un libro che è «in una certa misura, la storia di una vita»; i capitoli come finestre di una grande casa, che regalano al lettore scorci folgoranti dei suoi abitanti, dei visitatori occasionali, di luci e atmosfere, senza tradirne l'ultimo e più intimo segreto. In "Bruciare i giorni" l'eccezionalità dell'esistenza di James Salter - cadetto di West Point, ufficiale dell'aeronautica militare, pilota di caccia, sceneggiatore - si fa romanzo e si dispiega in tutta la sua ricchezza, trasfigurata dalla potenza di una scrittura che illumina, scava, consuma quasi, esperienze, progetti, passioni. Vertiginosa è la varietà di scenari e paesaggi: New York, la Corea degli anni della guerra, Parigi vista con meraviglioso disincanto da espatriato, fino alla Roma di Pasolini e Laura Betti. E insieme agli amici e agli incontri che hanno ispirato i personaggi dei suoi libri, ci sono in queste pagine tutti i cieli e gli aeroplani, le feste, le mogli e le amanti: Salter sembra non poter fare a meno delle donne, per la loro bellezza e le promesse di felicità che nascondono. Costante è in lui l'anelito alla perfezione, all'immortalità, cui può aspirare solo chi non si sottrae alla sfida con il destino e con la caducità dell'esistenza e dei sentimenti umani. Il pilota che affronta l'aereo nemico nella solitudine del proprio abitacolo; l'amante che guarda l'oggetto del suo amore, o l'amore stesso, sfiorire; l'atleta che si prepara a una partita decisiva; lo scrittore in cerca d'ispirazione o in lotta con la pagina scritta. Che si tratti di Saint-Exupéry o di Ed White, di un Kerouac alle prime armi
A book that is "to some extent, the story of a lifetime"; the chapters as windows of a large house, which give the reader dazzling glimpses of its inhabitants, occasional visitors, lights and atmospheres, without betraying the last and most intimate secret. In "Burning the Days" the exceptional existence of James Salter - West Point cadet, Air Force officer, fighter pilot, screenwriter - is novel and unfolds in all its richness, transfigured by the power of a writing that illuminates, digs, consumes almost, experiences, projects, passions. The variety of scenery and landscapes is vertiginous: New York, war-time Korea, Paris seen with wonderful disenchantment as an expatriate, up to the Rome of Pasolini and Laura Betti. And along with the friends and gatherings that inspired the characters in his books, there are in these pages all the skies and airplanes, parties, wives and lovers: Salter seems to be unable to do without women, for their beauty and the promises of happiness that hides Ono. Constant is in him the yearning for perfection, for immortality, which can aspire only to those who do not escape the challenge with destiny and with the transience of human existence and feelings. The pilot who faces the enemy plane in the solitude of his cockpit; the lover who looks at the object of his love, or love himself, to fade; the athlete who prepares for a decisive match; the writer in search of inspiration or struggling with the written page. Whether it's Saint-Exupéry or Ed White, a novice Kerouac