Il carisma della magnificenza. L'abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell'Italia del Rinascimento - 9788867289011

Il carisma della magnificenza. L'abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell'Italia del Rinascimento: L'odierna percezione della storia benedettina è fortemente condizionata dal passato medievale della medesima. Scarsa è stata l'attenzione che la ricerca ha prestato alle relazioni fra il monachesimo e la civiltà umanistica, oppure ai superiori degli Ordini contemplativi in quanto uomini di potere e protagonisti della vita politica. La vicenda di Biagio Milanesi (1444-1523), fiorentino, abate generale dell'Ordine vallombrosano, evidenzia, al contrario, come anche un personaggio proveniente da tale contesto si sia potuto connotare quale "principe" del Rinascimento. Abile stratega e attento governatore, fronteggiò e per molti aspetti condizionò rilevanti dinamiche e forze disgregatrici, come le strategie beneficiali di Lorenzo de' Medici, il radicalismo del Savonarola, le pressioni del collegio cardinalizio e infine l'ostilità di papa Leone X. Il personaggio venne ritenuto dai suoi contemporanei un raffinato mecenate committente di opere d'arte e un munifico protettore di poeti e prosatori, animatore di una vera e propria "corte" monastica destinata a lasciare il segno nell'Italia del Quattrocento.
Today's perception of Benedictine history is strongly conditioned by the medieval past. Scant attention that research has lent to the relationships between monasticism and humanistic civilization, or the superiors of contemplative orders as men of power and protagonists of political life. The story of Biagio Milanesi (1444-1523), Florentine, Abbot General vallombrosian order, highlights, on the contrary, as also a character from this context either could characterize as a "Prince" of the Renaissance. Strategist and attentive Governor, faced and in many respects relevant dynamic and disruptive forces influenced, how beneficial strategies of Lorenzo de ' Medici, the radicalism of Savonarola, the pressures of the College of Cardinals and finally the hostility of Pope Leo X. The character was considered by his contemporaries a fine patron commissioned artwork and a munificent patron of poets and prosatori, organizer of a real "Court" to make his mark in Italy meant monastic.