Giobbe. Il grido che sale dalla terra - 9788851411695

Giobbe. Il grido che sale dalla terra: «Maledetto il giorno in cui nacqui», grida Giobbe a quel Dio cui chiede se la vita abbia un senso e se Egli sia onnipotente o prepotente. Quanto più soffre, tanto più Giobbe percepisce come assurdo il silenzio di Dio, essendo certo che il nulla non può prevalere. Perciò concretizza la sua speranza nel grido: «L'Onnipotente risponda!». E il Signore risponde purificando la fede di Giobbe. Fede come dono e come risposta alla convinzione che Dio è Dio e l'essere umano ha tutto da guadagnare a metterlo al primo posto nella sua vita. Lui solo basta a dare un senso al nascere, al vivere, al dolore e a quella morte che non è mai l'ultima parola. L'ultima parola è sempre: «amore».
"Cursed be the day I was born," Job cries out to that God whom he asks if life has meaning and if He is omnipotent or overbearing. The more he suffers, the more Job perceives God's silence as absurd, since he is certain that nothingness cannot prevail. That is why he concretizes his hope in the cry: "May the Almighty answer!" And the Lord responds by purifying Job's faith. Faith as a gift and as a response to the conviction that God is God and the human being has everything to gain by putting him in the first place in his life. He alone is enough to give meaning to birth, to living, to pain and to that death which is never the last word. The last word is always: "love."