Menti criminali - 9788827220689

Menti criminali: Pubblicato nel 1984, questo libro presentò un profilo agghiacciante della mente criminale che scosse i miti radicati sulle origini del crimine e sui modi per combatterlo. Oggi, dopo ventisei anni di ulteriori conoscenze e approfondimenti, Stanton Samenow ne offre un'edizione accuratamente aggiornata. Trent'anni di studi condotti sui criminali avvalorano la sua tesi che le cause della criminalità non sono la miseria o la violenza veicolata dai media, ma piuttosto una particolare forma mentis che differisce in maniera allarmante da quella del cittadino responsabile. Anche se si sono affermati nuovi tipi di crimini - dai maltrattamenti tra le mura domestiche alle stragi nelle scuole - poco è cambiato nel modo di affrontarli. I programmi di riabilitazione basati sull'assunto - ancora tutto da dimostrare - che la colpa del crimine sia più della società che di chi lo commette, si sono rivelati inadeguati. Per intraprendere un programma correttivo realmente efficace bisogna partire dall'idea che il criminale sceglie il crimine, sceglie di rifiutare la società molto prima che la società rifiuti lui. Egli valuta le persone unicamente nella misura in cui può usarle per i suoi fini e non ha bisogno di giustificare le proprie azioni a se stesso.
Released in 1984, this book presented a chilling profile of the criminal mind that shook the myths rooted on the origins of crime and ways to combat it. Today, after twenty-six years of additional knowledge and insights, Stanton Samenow offers a thoroughly updated edition. Thirty years of criminal studies support his thesis that the causes of crime are not poverty or violence conveyed by the media, but rather a particular mindset that differs at an alarming rate from that of the responsible citizen. Even if you are well established new types of crimes-abuse among the home at massacres in schools-little has changed in the way we deal with them. Rehabilitation programs are based on the assumption--still everything to prove-that the guilt of the crime is more of society than of who commits it, turned out to be inadequate. To undertake a truly effective correctional program we must start from the idea that the criminal chooses crime, choose to decline the company long before the company wastes him. He evaluates people only insofar as it can use them for his purposes and does not need to justify their actions to themselves.