Perros Calientes. Diario di viaggio - 9788832922721

Perros Calientes. Diario di viaggio: Appunti di viaggio in Bolivia e nel Nord del Cile. Il taccuino, insostituibile compagno per l'io narrante, una intrepida vecchia ragazza europea, diviene testimone di incontri con persone, animali, spazi sconfinati, deserti e oceani, rovine di civiltà perdute. Dai piccoli caffè di Sucre, coi ritratti di Frida Khalo alle pareti e la musica di Cat Stevens in sottofondo, allo strano inverno, tropicale, d'altura di Tarabuco coi suoi micidiali traballanti bus stracolmi di passeggeri. Potosì sede della chiesa più antica della Bolivia, San Francesco, di mattoni impastati con la terra dell'altopiano, dagli stessi colori caldi e bruciati e delle miniere di argento depredate dai conquistadores. La Paz e il mercato delle streghe, tra tutti i mercati dell'America Latina il più straordinario coi suoi remedios, talismani, misterios e incantesimi. Il lago Titicaca e i perros calientes, traduzione spagnola letterale di hot dog, giganteschi wurstel in panini di mais. E ancora Coroico nelle yungas, al confine con l'Amazzonia: forse un posto incantato? si chiede la viaggiatrice. Per arrivarci occorre percorrere una strada malefica che forse neppure esiste ed è solo la magia di una bruja dispettosa. E infine Arica, in Cile, con la sua Dogana vecchia, edificio liberty progettato da Eiffel, quello della torre di Parigi, nel 1874, quando Arica era ancora peruviana. Al tempo stesso il viaggio si inoltra per i sentieri sconosciuti di una memoria collettiva, fatta di eventi storici e di leggende, di cruda realtà e di magia. Si va così delineando, al di là dei luoghi fisici, la mappa di una terra ign
Travel notes in Bolivia and northern Chile. The notebook, irreplaceable companion for the narrator self, an intrepid old European girl, becomes a witness to encounters with people, animals, boundless spaces, deserts and oceans, ruins of lost civilizations. From the small cafes of Sucre, with portraits of Frida Khalo on the walls and Cat Stevens' music in the background, to the strange, tropical, deep-sea winter of Tarabuco with its deadly rickety buses overflowing with passengers. It was home to Bolivia's oldest church, St. Francis, of bricks kneaded with the land of the plateau, with the same warm and burnt colors and of the silver mines plundered by the conquistadors. La Paz and the witch market, among all the markets of Latin America the most extraordinary with its remedios, talismans, mysterious and spells. Lake Titicaca and perros calientes, a literal Spanish translation of hot dogs, giant sausages in corn sandwiches. And again Coroico in the yungas, on the border with the Amazon: perhaps an enchanted place? asks the traveler. To get there you have to go down an evil road that perhaps does not even exist and is just the magic of a spiteful bruja. And finally Arica, in Chile, with its old Customs, Art Nouveau building designed by Eiffel, that of the tower of Paris, in 1874, when Arica was still Peruvian. At the same time, the journey goes through the unknown paths of a collective memory, made up of historical events and legends, raw reality and magic. Thus, beyond the physical places, the map of an unsuspecting land is delineated