Magnifici palazzi, vicoli senza sole. Un viaggio tra strade, feste e sapori della Liguria al tempo di Napoleone - 9788881639496

Magnifici palazzi, vicoli senza sole. Un viaggio tra strade, feste e sapori della Liguria al tempo di Napoleone: Nel settembre 1805 giunge a Genova un giovane doganiere francese, Jacques Boucher. Rimane nella Superba sino al 1808 e in questo arco di tempo indirizza ad amici e familiari numerose lettere, in cui descrive, con tono vivace, la società genovese dell'epoca. Gli argomenti toccati sono molteplici: dalle bellezze della regione, che egli visita in lungo e in largo, alle prelibatezze culinarie; dalla vita mondana del patriziato genovese sino alle manifestazioni della religiosità popolare. Osservatore attento e curioso, egli riesce a tracciare un quadro vivido della realtà che lo circonda, trasmettendoci l'atmosfera di un'intera società, con il folclore, le usanze, i costumi, e con i mutamenti e i travagli che in quegli anni l'affliggono. Non solo: egli ha anche modo di incontrare alcuni personaggi straordinari, come Girolamo Durazzo, Anna Brignole Sale, Niccolò Paganini e molti altri ancora. Le lettere descrivono dunque un "mondo" sorprendente, popolato da giacobini e conservatori, da marchesi e mercanti, da dame e cicisbei, da preti e sciantose. È la Genova delle dimore principesche, dei teatri, dei club aristocratici di cui il giovane diviene un assiduo frequentatore. Jacques Boucher ci consente di entrare in una Genova insolita, città turbolenta e caotica, eppure affascinante, viva, bellissima.
In September 1805 a young French customs officer, Jacques Boucher, arrived in Genoa. He remained in the Superba until 1808 and during this time he addressed numerous letters to friends and family, in which he described, in a lively tone, the Genoese society of the time. The topics touched are many: from the beauties of the region, which he visits far and wide, to the culinary delicacies; from the social life of the Genoese patriciate to the manifestations of popular religiosity. An attentive and curious observer, he manages to draw a vivid picture of the reality that surrounds him, transmitting the atmosphere of an entire society, with folklore, customs, customs, and with the changes and travails that afflict him in those years. Not only that: he also has the opportunity to meet some extraordinary characters, such as Girolamo Durazzo, Anna Brignole Sale, Niccolò Paganini and many others. The letters therefore describe a surprising "world", populated by Jacobins and conservatives, by marquises and merchants, by ladies and cicisbei, by priests and sciantose. It is the Genoa of princely residences, theaters, aristocratic clubs of which the young man becomes a frequent visitor. Jacques Boucher allows us to enter an unusual Genoa, a turbulent and chaotic city, yet fascinating, alive, beautiful.