Chi comanda in Italia. Nuova ediz. - 9788862507349

Chi comanda in Italia. Nuova ediz.: Il potere in Italia è stato per quarant'anni l'intreccio tra partiti, grandi imprese e banche. Oggi lo scenario cambia e, nella rottura degli equilibri tra le forze, il Paese si sfalda, mentre le parti politiche si consolidano in strutture di dominio personalistiche. Il potere è ormai allo stato gassoso, in assenza di una classe dirigente capace di tenere insieme la nazione. La magistratura, oltre al dio denaro, sembra essere l'unica forma di potere rimasta, unitamente ai condizionamenti internazionali di una sovranità sempre più limitata, in cui l'egemonia americana è sostituita da quella tedesca. Un saggio di Antonio Pilati riallaccia l'analisi dell'autore alla situazione odierna, ravvisandone una continuità. Chiude il libro la traduzione della lettera aperta del 1996 di Helmut Schmidt, ex-cancelliere tedesco, a Hans Tietmeyer, allora presidente della Bundesbank: un documento archetipo di un potere statale forte dove si sa chi comanda. In Italia, non è dato saperlo. Con un contributo di Roberto Napoletano.
Power in Italy has been the intertwining of parties, big companies and banks for forty years. Today the scenario changes and, in the breakdown of the balance between the forces, the country breaks down, while the political parties consolidate into structures of personal domination. Power is now in the gaseous state, in the absence of a ruling class capable of holding the nation together. The judiciary, in addition to the god of money, seems to be the only remaining form of power, together with the international constraints of an increasingly limited sovereignty, in which American hegemony is replaced by that of Germany. An essay by Antonio Pilati reconnects the author's analysis to today's situation, seeing a continuity. The book closes the translation of the 1996 open letter by Helmut Schmidt, the former German chancellor, to Hans Tietmeyer, then president of the Bundesbank: an archetyl document of a strong state power where you know who is in charge. In Italy, it is not given to know. With a contribution from Roberto Napoletano.