I trucioli di via Solferino. Lettera a papà - 9788890759802

I trucioli di via Solferino. Lettera a papà: "Papà. Ti ho chiamato 'papà', come era in uso nelle case degli artigiani e commercianti, mentre i contadini usavano il termine 'tata' e i ceti più alti come impiegati e professionisti quello di 'babbo'. Mi accorgo, pensando a te, quanto ti assomiglio un po' per educazione di famiglia ed esempio paterno, un po' per patrimonio genetico: stare con gli altri in società, interessarsi dei problemi sociali, viaggiare e conoscere gli altri, lavorare e soddisfare gli impegni senza essere parassiti. Te ne facevi una colpa il non essere propenso verso gli studi, questo limite ti aveva impedito di saper esprimerti bene in italiano per questo dicevi sempre che avresti dato un braccio per poter parlare bene. In questo non ti ho mai assomigliato e credo che questo rappresentava per te una gioia. In compenso mi hai lasciato quella timidezza che abbiamo sempre celato con l'aggressività, che spesso sfocia in ira per paura di far trapelare all'esterno la nostra debolezza. Ripercorrendo i miei ricordi infantili, volevo scriverti e dedicarti questa lettera mentre eri ammalato, ma ancora tra di noi."
"Dad. I called ' Papa ', as it was in use in the homes of artisans and merchants, while the farmers used the term ' nanny ' and higher classes as clerks and professionals to ' Santa '. I see, thinking of you, how much you look like a little family and education for example, paternal genetic heritage: being with others in society, concerning social problems, traveling and learning about others, work and meet commitments without being parasites. You were guilty of not being inclined towards studies, this limit had prevented you can express yourself well in Italian for this you always said you'd give an arm to be able to speak well. Now I never looked like and I think this was a joy. On the other hand you left me that shyness that we always concealed with aggression, which often results in anger for fear of getting leaked outside our weakness. Reliving my childhood memories, I wanted to write you and dedicate this letter when you were sick but still between us. "