Ringrazio che siamo vivi. Giovani stranieri in carcere - 9788816414273

Ringrazio che siamo vivi. Giovani stranieri in carcere: Un viaggio nelle prigioni con il più alto numero di stranieri per incontrare giovani che vivono a metà tra due mondi: un Paese di origine a cui non appartengono più e un'Italia che li ha cambiati più di quanto si aspettavano. Molti sono arrivati come minori non accompagnati, altri sono praticamente una seconda generazione mancata, che non ha portato a termine l'integrazione. Nel carcere un passato difficile si intreccia con un presente di coabitazione ricco di sfide. Che vuol dire sentirsi italiano, magrebino, ecuadoriano o albanese? Che cosa vuol dire vivere la fede cattolica, evangelica, islamica oppure ortodossa in carcere? Come passare dal culto del denaro e della violenza alla cultura dello studio e del lavoro? Il libro accosta con rigore il tema del carcere a quello degli stranieri, senza cadere in facili schematismi, analizzando anche da un punto di vista statistico le connessioni tra immigrazione e criminalità. Al tempo stesso l'autore compie una precisa scelta di campo: lavorare per il reinserimento e la prevenzione.
A trip in the prisons with the highest number of foreigners to meet young people living between two worlds: a country of origin, that are no longer and an Italy that has changed more than they expected. Many arrived as unaccompanied minors, others are virtually a second generation failure, which has completed its integration. In a difficult past is intertwined with a present of cohabitation challenging. What it's like to feel Italian, Maghrebi, Ecuadorian or Albanian? What does it mean to live the Catholic faith, Evangelical, orthodox Islamic or in jail? How to switch from the worship of money and violence to culture study and work? The book combines a rigorous prison theme to that of foreigners, without falling into easy patterns, also analyzing from a statistical point of view the connections between immigration and criminality. At the same time the author makes a precise choice of field work for the reintegration and prevention.