Tra diritto, politica e moralità. La modernità di Machiavelli - 9788867871032

Tra diritto, politica e moralità. La modernità di Machiavelli: La presente ricerca, allontanandosi dall'opinione che vorrebbe Medioevo e Rinascimento in forte opposizione tra loro, si associa all'idea che il pensiero giuridico e politico della Rinascenza, pur presentando indubbie novità, offra a uno sguardo attento altrettante sicure persistenze. Diritto e politica non possono non parlare ancora la medesima lingua, che continua a mutuare il suo intero lessico da quel solido deposito sapienziale chiamato civilis sapientia. Ciò non toglie che l'umanistica disputa sulle arti e la rilettura cui fu sottoposta l'Etica aristotelica lungo tutto il Quattrocento siano foriere di uno scollamento tra questa dimensione sapienziale e un piano più schiettamente prudenziale, in lenta ma costante emersione. Insomma, un itinerario, quello consegnato in queste pagine, che prova in una qualche misura a dar conto dei rapporti tra diritto, politica e morale agli inizi della modernità, e al cui centro è stato collocato significativamente Niccolò Machiavelli. Il pensatore politico fiorentino, infatti, anche se non sempre direttamente presente, rimane in questo studio il riferimento costante e centrale.
This research, moving away from the opinion that would like the Middle Ages and the Renaissance in strong opposition to each other, is associated with the idea that the legal and political thought of the Renaissance, while presenting undoubted novelties, offers a careful look as many safe persistence. Law and politics can not fail to speak the same language, which continues to borrow its entire lexicon from that solid knowledge deposit called sapiens civilis. This does not detract from the fact that the humanistic dispute over the arts and the re-reading to which the Aristotelian Ethics was subjected throughout the fifteenth century are the haunt of a disconnect between this wisdom dimension and a more bluntly prudent plan, in slow but constant Emergence. In short, an itinerary, the one delivered in these pages, which tries to some extent to give account of the relationship between law, politics and morals at the beginning of modernity, and at the center of which was placed significantly Niccolò Machiavelli. The Florentine political thinker, in fact, although not always directly present, remains in this study the constant and central reference.