Antonin Artaud nel vortice dell'elettrochoc - 9788898963263

Antonin Artaud nel vortice dell'elettrochoc: Quando Antonin Artaud, nel 1947, dopo nove anni di internamento, poté uscire dall'asilo psichiatrico di Rodez, gridò al mondo la sua denuncia. Ritenendo di essere stato vittima di un "infame sequestro di persona", si scagliò contro tutti coloro che avevano voluto privarlo della sua identità. In manicomio Artaud aveva subìto innumerevoli aggressioni, testimoniate da tracce visibili sul corpo, ed era stato sottoposto, contro la sua volontà, a più di cinquanta elettrochoc. Artaud denuncia con lucidità e precisione le pratiche violente dell'istituzione psichiatrica, prima fra tutte l'elettrochoc. In questo saggio l'autrice ripercorre la storia della reclusione di Antonin Artaud che, con le sue forze creative d'uomo e d'artista, seppe trasformare il cumulo di macerie in cui era stato ridotto il suo essere in una costruzione umana e poetica unica e sublime.
When Antonin Artaud, in 1947, after nine years of internment, he was able to leave the psychiatric asylum in Rodez, shouted to the world his complaint. Believing to have been the victim of an "infamous kidnapping," lunged at all who had wanted to strip him of his identity. In the asylum Artaud had suffered numerous assaults, evidenced by visible marks on the body, and had been submitted, against his will, to more than fifty electroshock. Artaud complaint with clarity and precision the violent practices of the psychiatric institution, first of all the electric shock. In this essay, the author traces the history of imprisonment of Antonin Artaud, with its creative forces of man and as an artist, was able to transform the pile of rubble that had been reduced his being in a human construction and unique poetic and sublime.