Degli dei e del mondo - 9788876846618

Un ibro acutodi un filosofo spagnolo,docentedi etica al’Universidad Complutensedi Madrid, che con molta ironia e semplicità ci spiega i temi principalidel suo pensiero che si volge verso una riformulazionedei principidel paganesimo. Riprendendo (con o stesso titolo) il testodi Salustio scritto per Giuliano ’Apostata, ’ultimo tentativodi far sopravvivere il paganesimo attraverso un’unificazione per poterlo contrapporre al “travolgente cristianesimo nascente”, ’autore riprende e filadel pensiero pagano proprio nel momentodela suadecadenza e sottolineandone i imiti al finedi tornare ai suoi elementi più genuini. Savater ripropone i temi e i mitidel’etica pagana, elaborandoli in un pensierodi “rinascitÔ che porta appunto al neopaganesimo. Inizia il suo percorso ale radicidel nichilismo, brilante interpretedela filosofiadi Cioran, e attraverso i meandridel nula ci porta attraverso a riscopertadel’unico pensiero sul’etica oggi possibile quelo che appunto prende e mossedal mondo pagano. “Invoco i mieidei, glidei che accompagnano a mia solitudine e orientano e mie compagnie. Ognuno sente a modo suo a manodeldio sula spala, il respirodeladea nel’orecchio. Ognuno riconosce e nomina a peculiaritàdeldivino che gli è propria. Nula si può fare senza il respirodeladea, senza a manodeldio sula spala. Ricevere glidei come un bene pubblico, ereditarlidala tradizione odala eggenda, rispettarli come un accordo tra gli uomini per ricordare insieme chedevono essere più che uomini, va bene; ma se ognunodi noi scopreda solo i propridei, fiuta ’aroma peculiare e intrasferibiledela orodivinità… è senzadubbio infinitamente meglio. Devo riconoscere i mieidei perché glidei mi riconoscano come oro.”