Tauroetica - 9788842098355

Tauroetica: La proibizione delle corride decretata dal Parlamento catalano nel 2010 ha riportato alla ribalta l'antico e mai sopito dibattito sull'ammissibilità morale di uno spettacolo molto radicato in Spagna e molto criticato altrove. I sostenitori si appellano ai valori estetici della corrida e al significato ancestrale di una tradizione che sublima nel combattimento tra uomo e toro l'antagonismo innato tra la nostra specie e gli animali feroci. I detrattori la condannano come una pratica selvaggia che dietro l'ipocrisia della lotta ad armi pari tra uomo e fiera nasconde la crudeltà di uno spettacolo di sofferenza e di morte. In mezzo a queste due posizioni si colloca il libro di Fernando Savater, che affronta la questione senza pregiudizi, cercando, attraverso un excursus storico, filosofico e culturale, di ricondurla all'alveo che le è proprio: quello dell'etica. Le domande che pone Savater (Gli animali sono 'umani' nella stessa misura in cui gli uomini sono animali? La loro felicità e la loro salute fanno parte dei nostri doveri morali? Quali sono, nello specifico, questi doveri? È peggiore la morte del toro in corrida o la vita di un animale da macello?) sono tanto pertinenti quanto spiazzanti, e ancora più spiazzanti sono le risposte, che non investono soltanto l'ambito specifico della corrida ma interessano in generale l'intera architettura dei rapporti tra esseri razionali e irrazionali, liberando il campo da falsità, ipocrisie e "buonismi".
The prohibition of bullfighting decreed by the Catalan Parliament in 2010 has brought to the fore the old and never dormant debate about moral eligibility of a show very grounded in Spain and much criticized elsewhere. Supporters appeal to aesthetic values of the Bullfight and the ancestral meaning of a tradition that sublimates in the fight between man and bull innate antagonism between our species and wild animals. Critics condemn as a wild practice behind the hypocrisy of the fight on equal terms between man and proud hides the cruelty of a spectacle of suffering and death. In the middle of these two positions ranks the book by Fernando Savater, which addresses the issue without bias, trying, through a historical, philosophical and cultural, to return it to the channel that is right: that of ethics. The questions you pose Savater (pets ' human ' to the same extent as men are animals? Their happiness and their health are part of our moral duties? Specifically, what are these duties? And the worse the bullfighting Bull's death or life of a slaughtered animal?) are as relevant as unsettling, and even more disorienting are the responses, which do not invest only the specific scope of bullfighting but affect the entire architecture of relations in General between rational and irrational beings, freeing the field from falsehood, hypocrisy and "buonismi".