«Tutto è disperazione in questo dipinto». Interpretazione del Déluge di Anne-Louis Girodet - 9788846749284

«Tutto è disperazione in questo dipinto». Interpretazione del Déluge di Anne-Louis Girodet: «Tutto è disperazione in questo dipinto»: così un anonimo recensore descrive la "Scène d'un déluge" di Anne-Louis Girodet, esposta al Salon del 1806. L'opera rappresenta, nel mezzo di un diluvio, una famiglia arrampicata su due rocce e spettacolarmente disposta lungo una diagonale: il suo destino dipende da un ramo che sta per spezzarsi. Un soggetto "estremo" che desta scandalo, suscitando la riprovazione di una parte consistente del pubblico che dinanzi alla tela si sente costretto a volgere indietro lo sguardo: dipinto definito inguardabile, terribile, disperato, inverosimile, eccessivo, virtuosistico; accusato di aver distrutto il bello ideale, di aver infranto ciò che è lecito in pittura. Attraverso una capillare lettura di fonti e recensioni all'opera, e alla luce del contesto storico e filosofico tardo-settecentesco, l'autrice propone un'interpretazione globale dell'opera, giungendo a definire da un lato il significato esistenziale della tela, profondamente legato alla visione tragica di una umanità senza Dio in una natura e una storia avverse, e dall'altro lato il suo messaggio estetico: il "Déluge" è infatti un vero e proprio manifesto contro i limiti che Gotthold Ephraim Lessing nel suo celebre "Laocoonte" (1766) imponeva alle arti visive. Un'audace dichiarazione, dunque, della libertà dell'arte di accogliere ed esprimere il male della condizione umana.
??All is despair in this painting "an anonymous reviewer describes the" Sc??ne d'un d??luge "by Anne-Louis Girodet, exhibited at the Salon of 1806. The work represents, in the middle of a flood, a family two climbing rocks and spectacularly placed along a diagonal: his fate depends on a branch that's about to break. A subject "extreme" arousing scandal, arousing the disapproval of a substantial part of the audience that before the canvas feels compelled to turn back the gaze: painting defined unwatchable, terrible, desperate, far-fetched, excessive, virtuosic; accused of having destroyed the ideal beauty, of breaking what is fair in painting. Through an extensive reading of sources and reviews at work, and in light of the late-eighteenth-century philosophical and historical context, the author proposes a global interpretation of the work, going so far as to define the existential meaning of the canvas, deeply rooted in the tragic vision of a humanity without God in a nature and history, and on the other side its aesthetic message: "D??luge" is indeed a real manifesto against the limits that Gotthold Ephraim Lessing in his famous ' Laocoon ' (1766) required to the Visual Arts. A bold statement, therefore, the freedom of art to welcome and express the evil of the human condition.