Una politeia per un'Europa diversa, più forte e più equa - 9788849857429

Una politeia per un'Europa diversa, più forte e più equa: Rendere l'Unione "più forte e più equa". È questo il fine del documento qui pubblicato che Paolo Savona, ministro per gli Affari europei, ha inoltrato alle autorità europee per conto del governo italiano. Una serie di proposte per completare l'architettura istituzionale europea e correggere le politiche attualmente seguite, aprendo un dialogo intraeuropeo nell'ambito di un Gruppo di lavoro ad alto livello composto dai rappresentanti degli Stati membri e della Commissione per offrire ai cittadini europei maggiori opportunità di crescita economica e di benessere sociale che si affianchino alle istanze di stabilità monetarie e finanziaria la cui soddisfazione, contrariamente ai primi due obiettivi, è dotata di buoni strumenti. Tutto ciò in linea con gli impegni presi nei Trattati che si sono susseguiti da quello di Maastricht in poi. Uno dei punti centrali della proposta è che il governo dell'economia e della società europea non può essere affidato a regole meccaniche tipiche dell'organizzazione privata di governance volta in modo prevalente alla gestione efficiente delle risorse, ma a scelte politiche che partano dalle condizioni strutturali e congiunturali mutevoli dei singoli Stati membri e dell'Unione ispirate da una politeia, ossia i modi in cui si organizza il bene comune che abbracci anche il sociale, in particolare le parti più deboli della popolazione. Prefazioni di Giorgio La Malfa e Giulio Sapelli, saggi di Jan A. Kregel e Alberto Heimler.
Make the Union ' stronger and fairer '. This is the end of the document published here that Paolo Savona, Minister for European Affairs, has forwarded to the European authorities on behalf of the Italian Government. A series of proposals to complement the European institutional architecture and to correct the policies currently followed, opening an intra-European dialogue within a high-level working Group of representatives of the Member States and the Commission to provide European citizens with greater opportunities for economic growth and social well-being which are accompanied by the demands of monetary and financial stability whose satisfaction, contrary to the first two objectives, is endowed with good Tools. All this in line with the commitments made in the treaties which have followed each other from that of Maastricht onwards. One of the central points of the proposal is that the government of the economy and of European society cannot be entrusted with the mechanical rules typical of the private organisation of governance, which are prevalent in the efficient management of resources, but at choices Policies that depart from the changing structural and conjuntural conditions of individual Member States and the Union inspired by a politeia, i.e. the ways in which the common good is organized, which also embraces the social, in particular the weakest parts of Population. Prefaces of Giorgio La Malfa and Giulio Sapelli, essays by Jan A. Kregel and Alberto Heimler.