Nebbie - 9788889832660

Nebbie: Chi non ha paura di perdersi nella nebbia fitta, di smarrirsi, restar solo e, nel subconscio, passare dritto all'altro mondo? Inaspettato, astratto e fisico, questo è un ritorno alla narrazione per Stefano Scansani, che con «Nebbie», quattro racconti lunghi più un'introspezione, compie un salto a ritroso, nel vuoto acqueo della nebbia. Quest'opera, declinata con l'intonazione del giallo, dell'assurdo, del grottesco, del surrealismo valpadano, è lo sviluppo necessario del manuale mito-meteo "La fabbrica della nebbia" uscito nel 2009. In quell'anno Festivaletteratura di Mantova propose un percorso notturno a Palazzo Te, sulle tracce liquide del suo testo. Stavolta, attraverso una sorprendente topografia di uomini, donne e diverse densità di brume, l'autore affronta il senso abissale della nebbia e il disorientamento che combina. Rielaborando le memorie di quando le nebbie davvero c'erano, ci fa scoprire che lo spray della pianura ha un suo parlare, un suo mangiare, una sua paura.
Who is not afraid to get lost in the thick fog, to get lost, to be alone and, subconsciously, to go straight to the other world? Unexpected, abstract and physical, this is a return to narration for Stefano Scansani, who with «Nebbie», four long stories plus an introspection, makes a leap backwards, into the water void of the fog. This work, declined with the intonation of yellow, absurd, grotesque, Valpadano surrealism, is the necessary development of the myth-weather manual "La fabbrica della nebbia" released in 2009. In that year Festivaletteratura of Mantua proposed a nocturnal journey to Palazzo Te, on the liquid traces of his text. This time, through a surprising topography of men, women and different densities of mists, the author confronts the abysmal sense of fog and the disorientation it combines. Reworking the memories of when the mists really existed, he makes us discover that the spray of the plain has its own speech, its own eating, its own fear.