Stabat mater - 9788806171247

Stabat mater: È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall'alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.
And night, the orphanage is immersed in his sleep. All the girls are sleeping, except one. It's called Cecilia, she's 16. By day plays the violin in Church, behind the thick grate that keeps the faithful to see the face of the young musicians. At night you can hear lost in the dark backdrop of the most absolute solitude. Every night Cecilia rises and reaches its most intimate and secret place: the person farthest writes, the mother who abandoned her. The music for her is a habit like many, a dull repetition of notes. From atop the balcony suspended where relegated to playing, think "I'm not at all sure that music is elevated, which will rise. I believe that music cannot fall. We pour it over the heads of those who come to listen to us. " So goes life at the Ospedale della Piet?? in Venice, where the young orphan girls discover the endless possibilities of art yet are living holed up, holds within the bounds of decorum and strict division of roles. But one day things start to change, first subtly, then with increasingly uncontainable force, when a new composer and violin teacher. And a young priest, he has a big nose and hair color of copper. It's called Antonio Vivaldi. Thanks to conflictual relationship with his music, Cecilia will find his way in life, making an unexpected gesture of independence and insubordination.