Domine, nescio loqui. Don Cesare Caon a Rio San Martino: da un secolo uno di noi - 9788898181353

Domine, nescio loqui. Don Cesare Caon a Rio San Martino: da un secolo uno di noi: «La pubblicazione che l'Associazione Il Rivolo dedica a don Cesare Caon (1886-1984) è un tributo al parroco che più di ogni altro ha lasciato un segno duraturo a Rio San Martino di Scorzè. Giunto in parrocchia nel primo dopoguerra vi è rimasto per 47 anni fino alla morte. Un vero primato, non solo per il tempo trascorso, ma soprattutto per il bene che ha saputo infondere. Il titolo è esemplare perché, rievocando le prime parole proferite dal sacerdote presentandosi ai suoi fedeli, sintetizza la trepidazione dell'uomo e l'abbandono in Dio del pastore. Don Cesare nel corso del suo mandato ha parlato poco ma ha operato molto e non vi è ambito dell'attività pastorale a Rio che non rechi i segni della sua azione: è stato il buon seminatore che non ha tralasciato alcun tipo di terreno. Semente che è germogliata e da cento anni non smette di portare frutto perché, come ha scritto il primo sacerdote originario di Rio Don Gino Gomiero parlano di lui le grate dei confessionali [...] parlano di lui persino le pietre delle opere parrocchiali e soprattutto le nostre anime, le nostre coscienze, i nostri cuori che hanno ricevuto la sua opera sacerdotale e la sua azione pastorale.» (P. Miotto)
«The publication that the Il Rivolo Association dedicates to Don Cesare Caon (1886-1984) is a tribute to the parish priest who more than any other has left a lasting mark in Rio San Martino di Scorzè. He arrived in the parish in the first post-war period and remained there for 47 years until his death. A real primacy, not only for the time spent, but above all for the good that he has been able to instill. The title is exemplary because, recalling the first words spoken by the priest presenting himself to his faithful, he summarizes the trepidation of man and the abandonment in God of the shepherd. During his term of office Don Cesare spoke little but he did a lot and there is no scope of pastoral activity in Rio that does not show the signs of his action: it was the good sower who did not leave out any kind of land. Semente that has sprouted and for a hundred years has not stopped fruit because, as the first priest originally from Rio Don Gino Gomiero wrote, the gratings of the confessionals [...] speak of him even the stones of parish works and above all our souls, our consciences, our hearts that have received his priestly work and his pastoral action." (P. Miotto)