Governare le reti. La multi-network governance - 9788891713124

Governare le reti. La multi-network governance: L'interesse scientifico per il tema della governance è cresciuto costantemente nel corso degli ultimi decenni. Lo stesso termine "governance" ha conosciuto, a partire dagli anni Novanta, una diffusione trasversale che gli ha permesso di sconfinare dall'alveo del dibattito tra gli studiosi e di affermarsi nel linguaggio politico (e sociale, ed economico) di uso più comune. Questa "ribalta comunicativa" è stata spesso accompagnata da tentativi, più o meno consapevoli, di ripensare fattivamente l'approccio alla produzione di politiche pubbliche nelle pratiche di governo, in particolare negli ambiti di policy legati alle tematiche dello sviluppo locale e della promozione economica, in cui più forte era la necessità di rivedere le modalità di partecipazione e di coinvolgimento degli stakeholder nei processi decisionali e di implementazione delle politiche. I risultati di questo "ripensamento" lasciano luci ed ombre. La nuova governance in salsa italiana si è intrecciata alla moltiplicazione delle competenze e dei centri di spesa e ai fenomeni di devolution e deregulation: una proliferazione di autonomie e "stili" di policy che ha prodotto confusione e incertezza, spesso senza migliorare i risultati delle politiche in termini di efficacia ed efficienza.
The scientific interest in the topic of governance has grown steadily over the past decades. The same term "governance" has, since the 1990s, a spread that allowed him to cross over from the debate among scholars and to establish itself in the political (and social, and economic) of most common use. This "communication Spotlight" was often accompanied by attempts, more or less conscious, to rethink the approach to efficiently produce public policies in government practices, in particular in the areas of policy related to issues of local development and of economic promotion, in which stronger was the need to review the modalities of participation and involvement of stakeholders in decision-making and implementation of policies. The results of this "afterthought" let light and shadows. The new governance in Italian sauce it is braided to the multiplication of competences and spending centres and to devolution and deregulation: a proliferation of autonomy and "styles" of policy which has produced confusion and uncertainty, often without improving the results of policies in terms of effectiveness and efficiency.