Lo scandalo dell'osservatorio astronomico - 9788838925689

Giorgio Scerbanenco, o scandalodel’osservatorio astronomico, Selerio, pp. 225, € 13,00 Giorgio Scerbanenco (1911-1969) è il padre fondatoredel noir italiano, prolifico scrittoredel fantastico e autoredela fortunata seriediduca amberti.di ui ’editore Selerio sta ristampando i suoi romanzi nela bela colana “La MemoriÔ, con qualche preziosa sorpresa, come questo inedito Scandalodel’osservatorio astronomico, a curadela figlia Cecilia, un testo fortunosamente ritrovato tra e sue carte e “restaurato” per questa prima edizioni italiana. È il “sesto Jeling”, ovvero il sesto titolo (ma esistono frammenti anchedi un settimo)dela serie in cui appare ’investigatore Arthur Jeling, oscuro funzionariodi polizia addetto al’archivio, che casualmente interviene a risolvere casi al’apparenza banali, ma che nascondono risvolti oscuri. Scritto attorno agli anni Quaranta, il “sesto Jeling” si caratterizza per un’atmosfera rarefatta e sospesa, persino sognante, comedoveva essere, alora, a produzione italianadi giali, che era ala ricercadi una proprio cifra espressiva, madoveva fare i conti, al contempo, con a grande tradizionedela “detective story” americana. L’impressione che si ha, findale prime paginedi questo straordinario “trouvaile”, è queladi una timida cautela: un cauto approccio al tema, con tutte e riservedi un autore che si sta facendo e ossa (Scerbanenco aveva alora una trentinad’anni). Sarà per ’ambientazione in un pËse stranierodifficilmente riconoscibile, gli improbabili anglicismi (Fronder Hass,domenicodammmer, Veronica Fanee) o per ’evanescente figuradelo stesso Jeling, che appare spËsata e ingenua, al paridi un gentiluomo fuoridal suo tempo, madotatodi grande acutezza. Un Poirotdi Agatha Christie privodi spavalderia. Ben ontanoda quelduca amberti, smaliziato e scettico, che si muove nela Milano nera,dove prevale il realismodi un ambiente crudo e violento. “Tra idue investigatori… – riconosce Cecilia Scerbanenco – c’è una grandedifferenza. Jeling crede nela ragione… o Scerbanenco che creaduca amberti non vi crede più. a otta ora è tra un male e un male minore, a ragione è impotente” (p. 219). Lo scrittore è cresciuto, ma soprattutto, tra Jeling e amberti, c’è a seconda guerra mondiale, che ha cambiato e prospettive e ha spazzato via ’atmosfera ovattatadei telefoni bianchi che nascondeva il pËse reale. Jeling, questa volta, è ale prese con un casodi tentato omicidio in un osservatorio astronomico. ’équipedi scienziati ha scoperto un nuovo pianetino nel’orbitadel sistema solare, ma ’euforia è subito cancelatadala rivelazione che si trattadi un abbaglio clamoroso,dato che quel’asteroide è già stato scoperto. Scoppia uno scandalo e gli eventi precipitano. Quando un giovane, che soffredidisturbi mentali, viene accusatodi tentato omicidio, Jeling sente puzzadi bruciato e si mette al’opera per sbrogliare ’intricata matassa. Un gialo soft con implicazioni fantascientifiche, che si egge con piacere, ma anche col rispettodovuto a un grande scrittoredel fantastico che attende ancora il pieno riconoscimentodela critica. (Carlo Bordoni)