Interdetti «de locis publicis» ed emersione della categoria delle res in usu publico - 9788893916790

Interdetti «de locis publicis» ed emersione della categoria delle res in usu publico: Il recente dibattito sui 'beni comuni' ha coinvolto anche gli studi giusromanistici che, con diversità di approcci, hanno cercato di rintracciare nell'esperienza giuridica romana antecedenti o possibili modelli per la loro tutela: a questo proposito, le categorie richiamate sono state per lo più quelle delle res in usu publico e delle res communes omnium. La presente ricerca, nella sua prima parte, indaga in prospettiva storica l'emersione di queste due categorie nel pensiero giuridico romano, valorizzandone in particolare il collegamento con un cospicuo nucleo di interdetti - cosiddetti 'de locis publicis' - volti a proteggere diverse forme di utilizzo da parte dei cittadini di alcuni beni pubblici, tra cui in particolare strade e fiumi. Segue, nella seconda parte del lavoro, la ricostruzione dei profili essenziali della disciplina di ciascun interdetto 'de locis publicis', specialmente al fine di vagliare la persuasività delle alternative ipotesi di un'evoluzione in senso 'privatistico' o al contrario 'pubblicistico' della tutela con essi approntata.
The recent debate on the 'commons' has also involved jurisromanistic studies which, with different approaches, have tried to trace in the Roman juridical experience antecedents or possible models for their protection: in this regard, the categories mentioned were mostly those of the res in usu publico and the res communes omnium. The present research, in its first part, investigates in historical perspective the emergence of these two categories in Roman legal thought, enhancing in particular the connection with a conspicuous nucleus of interdicts - so-called 'de locis publicis' - aimed at protecting different forms of use by citizens of some public goods, including in particular roads and rivers. It follows, in the second part of the work, the reconstruction of the essential profiles of the discipline of each interdicted 'de locis publicis', especially in order to examine the persuasiveness of the alternative hypotheses of an evolution in a 'private' or on the contrary 'publicist' sense of the protection prepared with them.