Milano 1861-1906. Mappa e volto di una città. Per una geostoria dell'arte - 9788891726278

Milano 1861-1906. Mappa e volto di una città. Per una geostoria dell'arte: Nel secondo Ottocento, il tratto principale della geografia artistica milanese è rappresentato da uno snodo dinamico di grande apertura, che conferma il ruolo già predominante di Milano nel contesto nazionale della prima parte del secolo, proiettato ulteriormente in un panorama internazionale. Dall'Unità d'Italia, si assiste a uno sviluppo vitale di stratificazioni e di momenti di continuità, alla costruzione di un mito dei luoghi del passato e, al tempo stesso, dell'immagine del cambiamento, che ha effetti straordinari sui modi della percezione, in risposta alle contraddizioni della modernità, e coincidente con la radicale metamorfosi della città, dall'annessione al Piemonte nel 1859 all'Esposizione Internazionale del Sempione nel 1906. È quanto emerge nel volume, che considera gli episodi d'arte in una prospettiva geografico-spaziale, secondo quattro filoni: "l'arte guarda la città" (l'immagine della trasformazione urbana nella pittura e nella fotografia), "il volto della città che cambia" (la nuova fisionomia monumentale), "Milano città d'arte" (l'associazionismo e il circuito espositivo), "la città come scena" (nella vita artistica della Scapigliatura, dai Carnevali ai Risotti mascherati).
In the second half of the nineteenth century, the main stretch of the milanese artistic geography is represented by a joint dynamic of large aperture, which confirms the predominant role in the national context of already Milan the early part of the century, projected further into an international scene. From the unification of Italy, there is one vital development of stratifications and moments of continuity, the construction of a myth of the attractions of the past and, at the same time, the image of change, which has extraordinary effects on the ways of perception, in response to the contradictions of modernity, and coincident with the radical metamorphosis of the city annexation to Piedmont in 1859 at the international exhibition of Sempione in 1906. It is revealed in volume, which considers the geographical perspective-spatial art episodes, according to four strands: a look at the "art city" (the image of urban transformation in painting and photography), "the changing face of the city" (the new monumental physiognomy), "Milano citt?? d'Arte" (associationism and the exhibition circuit), "the city as a stage" (in the artistic life of the Scapigliatura, from Carnivals to masked Risotto).