Un luogo per spiriti più liberi. Italia, italiani ed esiliati tedeschi - 9788875752170

Un luogo per spiriti più liberi. Italia, italiani ed esiliati tedeschi: Gli studi raccolti in questo volume intendono approfondire il rapporto esistente tra gli intellettuali e gli artisti che, sfuggendo al pericolo hitleriano, ebbero a che fare con l'Italia, sia perché la scelsero come luogo d'esilio, di residenza o di transito, sia perché la consideravano un riferimento culturale. I saggi qui contenuti contribuiscono ad arricchire il vasto mosaico delle relazioni letterarie e culturali sviluppatesi tra l'Italia e i paesi di lingua tedesca, cercando di analizzarere le risposte date da artisti e letterati di entrambi i paesi di fronte a fenomeni come le persecuzioni, l'esilio, la guerra, lo sterminio di massa in uno dei periodi più bui della storia d'Europa. Vengono qui prese in considerazione in particolare le esperienze di Stefan Zweig e Thomas Mann, nei loro rapporti con l'Italia e con i suoi mediatori culturali, come Lavinia Mazzucchetti e Giuseppe Antonio Borgese; di autori come Alexander Sacher-Masoch, Hilde Domin, Dinah Nelken e Hilde Spiel; di figure quasi fantasmatiche come la Luise von Landau di cui parla Walter Benjamin; di artisti figurativi che eleggono la costiera amalfitana a luogo di residenza, come Irene Kowaliska e Kurt Craemer.
The studies collected in this volume are intended to deepen the relationship between the intellectuals and artists who, escaping Hitler's danger, had to do with Italy, because both chose it as a place of exile, residence or transit, both because it considered it a cultural reference. The essays here contents contribute to the vast mosaic of literary and cultural relations that have developed between Italy and the German-speaking countries, trying to analizzarere the answers given by artists and writers of both countries faced with phenomena such as persecution, exile, war, mass extermination in one of the darkest periods in the history of Europe. Here are taken into account in particular the experience of Stefan Zweig and Thomas Mann, in their relations with Italy and with its intermediaries, as Lavinia Mahardika and Giuseppe Antonio Borgese; authors such as Alexander Sacher-Masoch, Hilde Domin, Dinah Nelken and Hilde Spiel; almost ghostly figures like Luise von Landau mentioned Walter Benjamin; of artists who elect the Amalfi coast to the place of residence, as Irene Kowaliska and Kurt Craemer.