Monologhi. Un dono di Capodanno - 9788881037513

Monologhi. Un dono di Capodanno: I "Monologhi" (1800) contengono il nucleo del pensiero etico di Schleiermacher nella forma lirica di meditazioni interiori, scandite in cinque parti ("riflessione", "sondaggi", "mondo", "prospettiva", "gioventù e vecchiaia"). Insieme ai "Discorsi sulla religione" offrono un documento significativo dell'individualismo della cultura romantica. L'individualismo viene temperato dal presupposto che le singole manifestazioni dell'animo religioso o morale possano comporsi in un tutto armonico. L'orizzonte entro cui Schleiermacher si muove è "idealistico": e tuttavia egli pone l'esigenza, in tacita polemica con Fichte, di una ricongiunzione di filosofia e vita. L'altro grande interlocutore dei "Monologhi" è Kant. In polemica con lui ogni elemento imperativo e giuridico viene bandito dall'etica, come ogni soggezione a una legge, fino alla stupefacente dichiarazione: "Non conosco più quel che gli uomini chiamano coscienza". Nelle pagine dell'opera si trovano anticipate molte figure che sarebbero state svolte nel secolo XIX dagli esponenti del cosiddetto "individualismo della differenza": dalla peculiarità di Stirner allo spirito libero di Nietzsche fino al concetto di legge individuale formulato da Simmel.
The monologues (1800) comprise the core of ethical thinking of Schleiermacher in form lyric inner meditations, divided into five parts ("reflection", "polls", "world", "perspective", "youth and old age"). Along with the "discourses on religion" offer a significant document of individualism of romantic culture. Individualism is tempered by the assumption that individual manifestations of religious or moral soul can be composed into a harmonious whole. The horizon within which Schleiermacher moves is "idealistic": and yet he demands, in tacit polemic with Fichte, a reunion of philosophy and life. The other major interlocutor of monologues is Kant. In controversy with him any legal imperative element is banished from ethics, like any AWE in a law, up to the astonishing statement: "I know more what men call conscience." In the pages of the opera are anticipated many figures that were carried out in the 19th century by the exponents of the so-called "individualism of difference": from the peculiarity of Stirner to the free spirit of Nietzsche until the concept of individual law formulated by Simmel.