Venezia - 9788876983542

Venezia: "'Una corona di città fiorenti, simili a ninfee sospese su uno stelo flessibile e altrettanto effimere, cingeva una volta le isole del Rialto, sulle quali doveva nascere la loro figlia ed erede più felice, Venezia'. A trent'anni, quando parla di Venezia, Julius von Schlosser ha l'occhio incantato e preciso di Monet, che nello stesso decennio inizia a dipingere le Nymphéas. Come lui potrebbe ritrarla a tutte le ore e i minuti, sorvolandola dalle nubi dei suoi vedutisti - Canaletto, Bellotto, Guardi - o sprofondando tra le palafitte come i suoi marangoni, i magici carpentieri che rappezzano i legni putrefatti dall'acqua, sottraendo Venezia alla morte. Nella sua luce di Fata Morgana proietta tutti i paesaggi che dalla preistoria si sono mutati senza requie in quel miracolo orientale di specchi cangianti, colpendo per sempre l'immaginazione di Turner, di Ruskin, di Proust, di Yeats, di d'Annunzio, di Frederick Rolfe e di Federico Fellini, che a Venezia voleva dedicare il suo film più impossibile, modello della sua stessa mente: la sua natura riflessa e inafferrabile. Le origini di Venezia e Venezia nel XVIII secolo, editi sull''Allgemeine Zeitung' nel 1897, compongono un capolavoro di erudizione e ispirazione, tra le testimonianze più belle verso la Serenissima, a opera di uno dei più grandi storici dell'arte." (Rosita Copioli)
"' A wreath of cities like water lilies suspended on a flexible stem and equally ephemeral, armed once the islands of Rialto, on which was to be born to their daughter and heir happier, Venice. At 30, when he speaks of Venice, Julius von Schlosser has enchanted and precise eye of Monet, who in the same decade he began painting the Nymph??as. How he could portray her at all hours and minutes, flies from the clouds of its painters-Canaletto, Bellotto, Guardi-or sinking between the stilts as its marangoni, the magical cannon that decomposing wood from water, patching subtracting Venice to death. Fata Morgana in its light projecting all the landscapes that have mutated since prehistoric times relentlessly in that Eastern miracle of mirrors shimmering, striking the imagination of Turner, Ruskin, Proust, Yeats, D'Annunzio, by Frederick Rolfe and of Federico Fellini, which in Venice wanted to devote his most impossible, piece from his own mind : its nature reflected and elusive. The origins of Venice and Venice in the eighteenth century, published on the ' Allgemeine Zeitung ' in 1897, compose a masterpiece of erudition and inspiration, among the most beautiful to la Serenissima, in the work of one of the greatest art historians. " (Rosita Copioli)