Liturgia e tradizione. Per una cultura della vita nuova - 9788889667521

Liturgia e tradizione. Per una cultura della vita nuova: Schmemann non ha dubbi nell'affermare che la tragedia della Chiesa, la radice di ogni suo male, è il divorzio tra le dimensioni in cui si articola la sua vita. Liturgia, teologia, spiritualità, esistenza personale dei fedeli - ogni cosa procede per conto suo, incapace non solo di trovare i criteri per integrarsi in un tutto coerente, ma soprattutto di manifestarsi come espressione della vita ecclesiale. Il risultato è la frantumazione, l'inincidenza pastorale e anche l'ideologizzazione: c'è chi considera lo scopo della Chiesa l'azione sociale, chi un supporto a dei valori, chi la celebrazione di cerimonie antiche e suggestive... Come uscire da questa situazione? Tornando alla centralità della liturgia tipica della Chiesa antica, dove però la liturgia non era compresa come un culto fine a se stesso, ma come espressione, manifestazione e compimento di ciò in cui la Chiesa crede, che costituisce la sua fede, il luogo in cui essa attinge alla vita nuova, e perciò alla sua identità. In questo senso, in quanto atto della Chiesa in cui essa diviene Corpo di Cristo, la liturgia è la condizione ontologica perché ogni espressione della vita ecclesiale porti il sigillo della vita nuova e costituisca un anticipo del regno. Solo in questo modo la vita ecclesiale nelle sue varie dimensioni, così come la vita dei singoli credenti, diventa atto di testimonianza e di partecipazione al mistero stesso e alla epifania di vita, di luce e di conoscenza che da esso promana.
Schmemann has no doubt that the tragedy of the Church, the root of all its evils, is the divorce between the dimensions in which his life is articulated. Liturgy, theology, spirituality, personal existence of the faithful - everything proceeds on its own, unable not only to find the criteria to integrate into a coherent whole, but above all to manifest itself as an expression of Church life. The result is the fragmentation, the pastoral impact and even the ideologicalization: there are those who consider the purpose of the Church social action, those who support values, those who celebrate ancient and evocative ceremonies... How to get out of this situation? Returning to the centrality of the liturgity typical of the ancient Church, where, however, the liturgy was understood not as a cult for its own end, but as an expression, manifestation and fulfilment of what the Church believes, which constitutes her faith, the place where it draws to new life, and therefore to its identity. In this sense, as an act of the Church in which it becomes the Body of Christ, liturgy is the ontological condition for every expression of church life to carry the seal of new life and constitute an advance of the kingdom. Only in this way does Church life in its various dimensions, as well as the life of individual believers, become an act of witness and participation in the mystery itself and the epiphany of life, light and knowledge that emanates from it.