I profughi - 9788874627264

I profughi: Questo romanzo breve ("svelto", secondo la definizione dell'autore), scritto nel 1952, narra una storia d'amore e miseria che si svolge in un momento tragico, e poco noto, della storia d'Europa. Immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale, più di dieci milioni di tedeschi vennero espulsi dalle zone a est dell'Oder, passate alla Polonia e alla Cecoslovacchia. Ammassati verso il Reno e costretti a reinsediarsi presso compatrioti tutt'altro che fraterni, dovettero attraversare regioni devastate dalla guerra, affrontando la fame, l'odio e le difficoltà politiche dell'epoca. E durante questo esodo, in treno, che si incontrano i due protagonisti: lui uno scrittore che campa di traduzioni, lei una giovane vedova di guerra che vive con una pensione minima e ha perso una gamba durante un bombardamento. Continueranno insieme il viaggio, condividendo disagi, cibo e sentimenti. In uno stile crudamente naturalistico Schmidt racconta la sopravvivenza strenua di cultura, umorismo, pietas, miracolosamente intatti nello sfacelo.
This short novel ("quick", as defined by the author), written in 1952, tells a story of love and misery that takes place in a tragic moment, and little known, the history of Europe. Immediately after the second world war, more than ten million Germans were expelled from the areas east of the Oder, switch to Poland and Czechoslovakia. Herded towards the Rhine and forced to resettle at compatriots anything but brotherly, they had to cross war-ravaged regions, addressing hunger, hatred and the political difficulties of the time. And during this exodus, by train, you'll encounter the two protagonists: he is a writer who lives in translations, she a young war widow who lives with a minimum pension and lost a leg during a bombardment. Continue along the journey, sharing hardships, food and feelings. In a starkly naturalistic Schmidt tells the strenuous survival of culture, humor, pietas, miraculously intact in the wreckage.