L'invenzione del compleanno - 9788842094920

L'invenzione del compleanno: "Da quando festeggiamo il nostro compleanno? La domanda è dovuta sembrare troppo aneddotica agli storici, visto che non se la sono posta mai, o a fatica. Questo libro invita il lettore a scoprire, non senza stupore, il carattere tardivo della celebrazione del compleanno. Marco Polo la scoprì con sorpresa presso il khan e una miniatura di epoca successiva ci restituisce questa fastosa celebrazione. Nel XIV secolo, i re di Francia, come Carlo V, si preoccupano del giorno e dell'ora della loro nascita a fini astrologici, per i quali scrivono commenti e tracciano immagini di oroscopi. Cosi il medioevo, che era tradizionalmente poco preoccupato del giorno della nascita e dell'età esatta degli individui mentre si occupava del giorno della loro morte, ha operato progressivamente un ribaltamento ricco di conseguenze, dalla morte alla vita, dall'anniversarium funerario a quello che i testi dell'epoca chiamano "natalità". Jean-Claude Schmitt rintraccia il lento costituirsi della pratica del compleanno, dei suoi riti - auguri, canzoncina, dolcetti, regali, candeline - soprattutto negli ambienti aristocratici dell'epoca moderna, nella borghesia del XIX secolo e infine, ma non prima del XX secolo, negli ambienti popolari.
"Since we're celebrating our birthday? The application is due appear too anecdotal to historians, because they never post, or fatigue. This book invites the reader to discover, not without amazement, the belated birthday celebration. Marco Polo discovered with surprise at the khan and a thumbnail of a later period gives us this magnificent celebration. In the 14th century, the King of France as Charles V, care about the day and time of their birth astrological purposes, for which they write comments and trace images of horoscopes. Like the middle ages, which was traditionally a little worried on the day of birth and exact age of individuals while it dealt with the day of their death, he operated a progressively turning over full of consequences, from death to life, from funerary anniversarium at what the texts of the era called "birth rate". Jean-Claude Schmitt traces the slow formation of the practice of birthday, its rites-greeting cards, gifts, candles, candy, ditty-mostly aristocratic environments of modern times, in the middle of the 19th century and finally, but not before the 20th century, in poor neighbourhoods.