La mia Africa. Ediz. italiana e inglese - 9788897648697

La mia Africa. Ediz. italiana e inglese: Il titolo "La mia Africa" - come appare evidente non appena si inizia a sfogliare il libro - non ha nulla a che vedere con il famoso romanzo autobiografico della scrittrice danese Karen Blixen reso ancora più famoso dall'omonimo film di Sydney Pollack del 1985. Questo libro non è un'autobiografia per immagini delle esperienze africane dell'autore. Vuole essere, invece, una professione di umiltà. Vuole significare l'impossibilità per chiunque (anche per chi, come lui, è stato in Africa 22 volte) di comprendere la realtà di un continente così vasto, multiforme e, per di più, in continua evoluzione. Queste fotografie, perciò, non sono l'Africa, sono solo infinitesimi frammenti di Africa, impressioni di viaggio, intuizioni emotive, momenti irripetibili e simbolici come sono stati vissute dall'autore - in quel momento e in quel luogo - espressi attraverso lo strumento fotografico. Istanti congelati di una realtà esterna che entra in risonanza con la realtà interna di colui che li coglie. Sono insomma, l'Africa "sua" e di nessun altro, ma anche, insieme - e questo è il mistero della fotografia che attinge a certi livelli - paradossalmente, anche la "nostra" Africa, l'Africa di noi che vediamo queste immagini e riviviamo, a nostra volta, attraverso la mediazione delle immagini, le emozioni che l'autore ha vissute.
The title "out of Africa"-as is evident as soon as you begin to browse the book-it has nothing to do with the famous Danish writer Karen Blixen's autobiographical novel, made even more famous by the homonymous film by Sydney Pollack of 1985. This book is not an autobiography for pictures of African experiences of the author. He wants to be, instead, a profession of humility. Means that it is impossible for anyone (even for those who, like him, was in Africa 22 times) to understand the reality of a continent so vast, diverse, and constantly changing. These photographs, therefore, are not Africa, are infinitesimal fragments of Africa, travel impressions, intuitions, symbolic and emotional moments as they were experienced by the author-at that time and in that place--expressed through the photographic tool. Frozen instants of an external reality that resonates with the internal reality of the one who catches them. Are you know, Africa "his" and no one else's but also, together-and this is the mystery of photography which draws on certain levels--paradoxically, even "our" Africa, Africa to us that we see these pictures and relive, in turn, through the mediation of the pictures, the emotions that the author has lived.