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La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (1925-1945) - 9788855223379
di Francesco Scomazzon edito da Donzelli, 2022
- Prezzo di Copertina: € 26.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (1925-1945)
- Autore: Francesco Scomazzon
- Editore: Donzelli
- Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
- Data di Pubblicazione: 2022
- Genere: STORIA D'EUROPA
- Pagine: 224
- Dimensioni mm: 240 x 215 x 16
- ISBN-10: 8855223372
- ISBN-13: 9788855223379
La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (1925-1945): Se le frontiere riflettono i rapporti di potere tra Stati, quale ruolo può avere un confine che separa dittatura e democrazia? E se la democrazia è quella di uno Stato neutrale come la Svizzera, chiamato a confrontarsi e rapportarsi per oltre vent'anni con il fascismo mussoliniano, quel confine rappresenta una netta linea di demarcazione o piuttosto il tratto distintivo di una regione dove le differenze politiche, sociali ed economiche sfumano dando vita a una realtà del tutto peculiare? Negli anni del fascismo l'apparente e invalicabile «linea sottile» che separa Italia e Svizzera sembra frantumarsi sotto i colpi di una dittatura che finisce per metterne in risalto connessioni e intrecci, elevando quella regione ad area di congiunzioni e smerci, politici ed economici: una calamita per rifugiati, antifascisti e trafficanti che trasforma una periferia del potere in un centro di attrazione e azione. Rocamboleschi traffici, avventurosi andirivieni e clamorose azioni contro il regime fanno da sfondo a un originale palcoscenico dove l'incontro-scontro tra fascismo e democrazia, dittatura e libertà, definisce i rapporti che separano Roma da Berna, l'Italia dalla Svizzera, crocevia di contatti con Francia, Germania e una Spagna martoriata dalla guerra civile. Una «linea sottile» che è precario equilibrio tra aiuto e profitto, assistenza e tradimento, salvezza e condanna. Sullo sfondo l'ondivaga politica elvetica verso antifascisti, emigranti economici e profughi razziali, stretti tra ambigue accoglienze e devastanti respingimenti: una «zona franca», quella del confine, campo da gi
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